Sulla crisi e gli interventi necessari a fronteggiarla la Cia siciliana non molla. Domani una delegazione di oltre un centinaio di agricoltori isolani parteciperà al sit-in organizzato dalla Cia nazionale davanti alla Camera dei Deputati. Mercoledì 10 marzo, infatti, anche se con grave e grande ritardo, la Camera dei Deputati discuterà della crisi economica e delle misure necessarie per arginarla. Nel corso del dibattito si discuterà anche del settore primario e della situazione economica delle imprese agricole.
Con il sit-in la Cia continua la mobilitazione per chiedere al Parlamento di inserire misure finalizzate alla riduzione dei costi produttivi, con particolare riferimento all'azzeramento delle accise per i carburanti agricoli e la riduzione degli oneri previdenziali per le aziende che ricadono in zone svantaggiate. Ma a queste misure dovranno aggiungersi gli interventi che gli agricoltori siciliani e quelli meridionali più in generale, colpiti da una crisi economica senza precedenti, chiedono ormai da mesi nella totale disattenzione del Governo e del Parlamento. "Servono di azioni di carattere straordinario con effetti immediati - dichiara Carmelo Gurrieri, presidente della Cia siciliana. E spiega: "Tra queste rientrano il rinvio delle scadenze contributive, fiscali, bancarie, tutti interventi che necessitano di un'apposita norma, copertura finanziaria e l'assenso della Ue da richiedere facendo leva sul riconoscimento dello stato di crisi di mercato".
"Alla gravità della situazione in cui si trovano centinaia di migliaia di aziende agricole - denuncia Carmelo Gurrieri- non si può rispondere un gioco di rimpalli di competenze e responsabilità tra Unione europea, Stato e Regione sugli interventi per la gravissima crisi di mercato che ha investito il settore agricolo siciliano e che rischia di portare al tracollo tutta l'economia dell'Isola".