Tranchida ha sottolineato come il protrarsi della chiusura di questo breve abbia già ha causato gravi disagi all’ordinario traffico
viario di collegamento fra le comunità dell’agro ericino e il centro storico di Erice, nonché grave nocumento ai primi flussi turistici che, come è noto, in maniera esclusiva alimentano il tessuto commerciale della vetta. Pensare al semplicistico ricorso, quale alternativa viaria per i collegamenti con il capoluogo, per il tramite del servizio funiviario, essendo determinato da condizione di costrizione e assai più onerosa, in larga parte scoraggia i flussi turistici su pullman che, come è noto, in prevalenza sono gestiti da tour operator spesso più attenti al ritorno economico del servizio che all’offerta qualitativa del sito culturale. In tale direzione purtroppo, di già si registrano gravi defezioni con conseguenti irrecuperabili danni per il fragile tessuto socio-economico locale, a maggior ragione nella corrente grave condizione di recesso economico generale.