La manifestazione, sostenuta anche da alcuni esponenti del movimento «Sinistra, ecologia e libertà», è stata organizzata con inizio alle 15,30, in attesa della prevista decisione dei giudici di Novara riguardo al commissariamento del gruppo «Raf» (assetto societar
io comprendente tredici aziende di call-center che operavano in undici comuni italiani, che hanno cessato le attività lasciando disoccupate circa settemila persone).
La sentenza attesa dai lavoratori, tuttavia, è stata rinviata di almeno due giorni, poiché nel frattempo la società ha avanzato al Tribunale una richiesta di concordato preventivo, che consentirebbe il pagamento di alcune spese ritenute prioritarie.
I giudici si sono riservati quindi la decisione, inducendo indirettamente i manifestanti a sospendere le iniziative davanti i palazzi di giustizia, un paio di ore dopo l'avvio di ciascun presidio.
Si sono spostati a Roma inutilmente, invece, altri dieci lavoratori di Multimedia Planet, intenzionati a manifestare davanti Palazzo Chigi in occasione di un incontro riguardante la vertenza dei call-center. La trasferta ha comportato solo spese di viaggio e soggiorno per la delegazione, perché la riunione in programma ieri, dopo un iniziale rinvio di ventiquattro ore, è stata annullata in attesa della decisione del Tribunale di Novara.