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15/02/2010 06:00:00

E il palavetro è sempre lì

Spesa totale: 1milione e 120 mila euro. Finiscono i Mondiali, finisce l'entusiasmo. Il Comune di Trapani avrebbe dovuto palavetro.jpgtrasformarlo in un centro per la realizzazione di eventi sportivi ma la concessione fu sempre negata. Il Palavetro viene trasferito all'aeroporto di Birgi, e lì giace tutt'ora. Tra il 2004 e il 2005 è stato utilizzato soltanto per qualche mostra e fiera locale. Adesso è un parallelepipedo alto quasi 9 metri, con una copertura di 2.388 metri quadri, semplicemente vuoto ed inutile, che deperisce nell'indifferenza generale.

In fondo nessuno si è mai affezionato al Palavetro, nemmeno il Comune di Erice che lo voleva trasformare nella bocciofila paesana. Da 5 anni gli amministratori provinciali sono indifferenti alle sorti della struttura. L'anno scorso il consigliere provinciale del PDL Paolo Ruggieri aveva chiesto al Presidente Turano di attivarsi per un utilizzo permanente della struttura. Niente di fatto.

 

Giacomo Gucciardo, coordinatore dei giovani del Pdl di Trapani-Erice, e Onofrio Alesi, presidente dell'’associazione universitaria UniTrapani, hanno individuato una possibile risoluzione del problema.

“Pensiamo che collocare il Palavetro all’interno dell’area del Polo universitario possa dare una sua utilità all’impianto, magari installandovi all’interno un servizio bar-ristoro e delle aule di conversazione, in modo tale da ovviare a due problemi contemporaneamente: da una parte si trova una sistemazione definitiva e soprattutto rilevante al Palavetro, dall'altra si risolve il problema di centinaia di studenti poiché, non solo il Polo è sprovvisto di un bar all’interno, inoltre raggiungere la mensa è complicato poiché essa è ubicata in un'altra zona della città e per esigenze temporali spesso si preferisce non andare. A questo aggiungiamo, ma ciò riguarda la nostra deformazione studentesca, che ciò permetterebbe chiaramente di sviluppare un’attività economica all’interno della struttura con tutti i vantaggi che da essa derivano. Rimaniamo pertanto fiduciosi sulla sensibilità del Presidente della Provincia e del Consorzio Universitario che già in altre circostanze hanno dimostrato, trovandoci spesso fianco a fianco a lavorare per il benessere del nostro territorio e dei nostri ragazzi. Il Palavetro non può rimanere una Cattedrale nel deserto, magari non sarà la destinazione che l’Ente Provincia aveva previsto (ammesso ne avesse previsto una) ma volendo seguire un antico detto “piuttosto che niente, è meglio piuttosto”.

Gucciardi e Alesi tuttavia non sanno che il Presidente Turano, per adesso, è interessato soltanto a cercare barche e velieri, possibilmente galleggianti. Da Genova a Trapani.