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15/02/2010 05:22:50

Ripartono gli scavi al Decumano Massimo nel Parco Archeologico di Marsala

I lavori verranno fatti "en plen air" e ciò permetterà di vedere il cantiere e di rendere fruibile di nuovo il viale. Il Sindaco Carini si era impegnato in realtà per l'apertura già a Dicembre, ma aveva dovuto fare i conti con i ritardi dell'Amministrazione. L'Amministrazione  ha destinato, nel bilancio dello scorso anno, circa 500 mila euro per una campagna di scavi sul viale Vittorio Veneto e più in generale sul parco archeologico per portare completamente alla luce il Decumano Massimo, ovvero la strada di epoca romana o se si preferisce dell’antica lilybeo. Ad effettuare gli scavi sarà il personale dell’Associazione temporanea d’imprese Hera Restauri da Moiano in collaborazione con Restaurate di Acireale. L’Ati si è aggiudicata la gara d’appalto per un importo a base d’asta di 458 mila euro praticando un ribasso del 7,3152% ed avendo la meglio su un lotto di 61 ditte partecipanti, 12 delle quali sono state escluse per non avere i requisiti di partecipazione o vizi non sanabili nella presentazione dell’offerta. La campagna di scavi, che prenderà il via nelle prossime settimane, è forse quella più consistente fin qui realizzate. I lavori previsti dall’Amministrazione hanno lo scopo di implementare l’attività già espletata dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Trapani. Le finalità, con questo nuovo intervento, sono quelle di valorizzare maggiormente il parco archeologico effettuando dei saggi archeologici, creando dei punti di vista, ampliando gli scavi di maggiore interesse. Il tutto sotto la diretta sorveglianza della Sovrintendenza ai Beni Culturali e di due archeologi. Gli scavi non potranno superare il metro e mezzo di profondità e saranno sottoposti alle opportune misure di sicurezza anche perché dovranno, di fatto essere visibili agli occhi di quanti percorreranno viale Vittorio Veneto. Salvo impedimenti i lavori avranno una durata massima di 6 mesi e si articoleranno in due fasi: la prima di esecuzione di saggi ed indagini; l’altra di scavo.

 

Le ricerche archeologiche sono state fondamentali nell’indagine e nella valorizzazione di Marsala con la scoperta del decumano massimo e dei sepolcri bizantini con iscrizioni in greco, delle statue di marmo che raffigurano la Venere Callipige e Iside, delle fortezze costiere e dello sbocco a mare del fossato.

Le ultime indagini sul promontorio di Capo Boeo incominciarono nel 1999 con gli scavi che portarono al ritrovamento di un piccolo sito di necropoli, databile al V-VI secolo dopo Cristo e la prima verifica iniziò con la campagna di ricognizione geomagnetica svolta all’interno di un piano di studio voluto dalla Soprintendenza con la collaborazione del Centro Internazionale di Studi Fenici, Punici e Romani di Marsala.

La scoperta più affascinante delle indagini, partite nel 1999 e continuate nel 2002, 2003, 2004 e 2008, è stata quella del decumanus maximus, la strada utilizzata sino al quarto secolo dopo Cristo che corrisponde con l’odierno viale XI Maggio – nel cuore di Marsala – e con viale Vittorio Veneto – nell’area del sito archeologico di fronte a Capo Boeo.

Nella storia della Lilibeo romana la monumentalizzazione del decumano massimo rappresenta un fattore dall’enorme significato politico come testimonia l’iscrizione pubblica bronzea che rammenta il “propretore designato”, che è stata ricostruita grazie alle lettere incise nella lastre del pavimento. Ai lati dell’asse viario si riconoscono degli isolati, con abitazioni testimoniate da resti pavimentali e murari.

La pavimentazione stradale ha restituito numerose tombe, due delle quali costituiscono un caso eccezionale: sono due sepolcri dipinti con iscrizioni in lingua greca, databili al VI-VII secolo dopo Cristo, e racchiuse all’inizio e alla fine da piccole croci. Per questa ragione, il sepolcro a sud è stato chiamato Tomba A, della speranza, mentre quello a nord Tomba B, della vita. Grazie al supporto dell’indagine antropologica svolta dagli esperti dell’Università di Pisa su alcune tombe sono stati possibili ulteriori approfondimenti.