A sollevare la questione del lavoratore che svolgeva, dal lunedì alla domenica, dalle 17 alle 23, il servizio di vigilanza presso la pista di pattinaggio della Villa Margherita (aperta il 23 dicembre scorso e fruibile fino al prossimo 16 febbraio) è la Filcams - Cgil di Trapani che ha formalmente sollecitato il Prefetto e il Sindaco di Trapani ad un intervento finalizzato a “comprendere la natura di queste associazioni che, pur definendosi di volontariato, sono beneficiarie da parte degli Enti per cui prestano servizio, di centinaia di migliaia di euro e agiscono senza particolari controlli, con pieno arbitrio nei confronti del personale che utilizzano”.
In particolare il lavoratore, dopo aver verbalmente informato il presidente dell' Associazione, ha inviato una lettera al sindaco di Trapani nella quale ha segnalo l'insufficienza di alcune misure di sicurezza come l'assenza di caschi, di ginocchiere e di imbottitura all'interno della pista e la funzionalità dei bagni biologici a servizio dell'impianto.
Tale segnalazione, è stata, pero, oggetto di un provvedimento da parte del presidente dell'Associazione che ha riunito, in seduta straordinaria e urgente, il consiglio direttivo e stilato una nota nella quale si comunicava al lavoratore la “sospensione dal servizio di vigilanza e da tutti i servizi svolti dall'Associazione per il periodo di tre mesi”. “Riteniamo - ha detto il segretario provinciale della Filcams Cgil, Vito Gancitano - che il lavoratore sia stato ingiustamente punito per aver evidenziato una serie di disservizi, soprattutto relativi alla sicurezza, che potrebbero arrecare seri danni ai frequentatori della pista di pattinaggio sul ghiaccio. Inoltre - ha concluso Gancitano - il lavoratore ha chiesto, ottenendo un diniego, al presidente dell'Associazione di poter visionare lo statuto al fine di poter valutare quale infrazione avrebbe commesso secondo l'articolo 7 dello statuto citato nella lettera di sospensione ”.