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09/02/2010 05:54:35

Monumento ai Mille. Si fa il progetto "Mille Luci", Ma solo il primo stralcio

 

Ciò significa che il Monumento si può riprendere ma non potrà, eventualmente, essere aggiunta alcuna cubatura, nessun incremento di volume sulla struttura esistente.
Passano quattro anni, quando nel dicembre 2007 il Comune di Marsala bandisce un concorso di idee per il completamento dell’opera e la riqualificazione dell’area del cosiddetto “salato” dove, appunto, sorge lo “scheletro” del Monumento ai Mille. Lo scopo dell’Amministrazione, come si legge dal bando, è quello di soddisfare un’aspirazione secolare dei cittadini marsalesi: quella di erigere un monumento inMonumento.jpg ricordo delle epiche gesta garibaldine, con l’obiettivo che l’episodio dello sbarco dei Mille sia degnamente celebrato e inserito nel ciclo più vasto delle manifestazioni. Pertanto il lavoro dei partecipanti doveva concentrarsi sull’organizzazione degli ambienti interni, che avrebbero dovuto ospitare il museo garibaldino, un centro informazioni e un’area ristoro. La piazza circostante invece avrebbe dovuto essere provvista di parcheggio, verde attrezzato, luci e arredamento urbano. Il requisito primario a cui i progetti partecipanti dovevano attenersi era quel decreto del 2003 che stabiliva l’impossibilità di aumentare il volume della struttura esistente. Come detto si trattava di un concorso di idee: fornire al Comune idee valide per il completamento dell’opera, niente di più. Infatti il bando di partecipazione non specificava alcun budget, alcuno stanziamento, alcun limite monetario da rispettare. Le uniche indicazioni finanziarie erano inserite nei requisiti architettonici ed ambientali: sostenibilità della proposta economica, con un costo di produzione supportato da un'attenta analisi costi/benefici. I partecipanti potevano sbizzarrirsi come volevano, e senza badare a spese. Come tutti i concorsi anche questo premiava le idee migliori: 10.000 euro per il primo classificato, 6.500 per il secondo, 3.500 per il terzo.
Nel febbraio 2008 arriva l’esito. Su diciassette partecipanti solo sei progetti sono risultati consoni alle richieste (burocratiche, progettuali, formali) specificate dal bando. Primo classificato è un giovane architetto catanese, Ottavio Abramo, col progetto “Mille Luci”.
Il progetto Mille Luci, ottemperando alle disposizioni del decreto del 2003, è di gran lunga diverso dal precedente dell’architetto Mongiovì. Non è un progetto imponente, non ci sono le vele alte 47 metri e visibili da Favignana. La sua fisionomia è orizzontale, pensata alla riqualificazione della piazza che si presenterà su due livelli con uno sfasamento di circa 1,20 metri. Quindi una delle preoccupazioni venutesi a creare col progetto Mongiovì - l’impossibilità di vedere il mare da Porta Garibaldi – veniva smontata. L'ingresso del nuovo monumento è frontale alla Via Scipione l’Africano, superato questo si accede ai diversi locali situati nella pancia della “nave”. Appena entrati troviamo un info-point (18 mq), l’ala sinistra è adibita al Museo dei Mille (270 mq), sulla destra invece abbiamo il ristorante (275 mq) e la terrazza cocktail “Lo Sbarco” (485 mq) sul retro che si affaccia al mare. Al posto delle vele sono presenti 2 lastre commemorative (300 mq) con i nomi dei mille garibaldini che hanno partecipato all’impresa 150 anni fa. L'area esterna assume valore simbolico con la “Piazza delle Milleluci” (2160 mq), mille fari puntati verso il cielo a ricordare i mille che fecero l'impresa. L'opera include anche parcheggio (730mq) e verde attrezzato (1235).
Al momento della premiazione, avvenuta nella primavera 2008, grandi apprezzamenti vennero rivolti ad Abramo per il progetto che avrebbe dovuto mettere la parola “fine” alla questione Monumento. Insomma, il progetto piace. Riqualifica l’area, crea le prerogative per un’accogliente terminale turistico ed è conforme alle normative sull’impatto ambientale. Si fa. Dopo qualche mese l’Amministrazione Comunale chiama l’architetto Abramo e comunica la volontà di mettere in pratica il progetto. Sorge però un “piccolo” problema non estraneo alla lunga vicenda del Monumento ai Mille: manca il denaro. Il progetto Mille Luci infatti, nonostante sia stato scelto anche perché il più economico rispetto agli altri in gara, è un po’ esoso. Così com’è costerebbe circa 4 milioni di euro e le casse comunali non possono affrontare una simile spesa. Viene detto allora al progettista che, attraverso lo spostamento di denaro destinato originariamente ad altre opere minori, si poteva raggiungere la cifra di un milione di euro.
È il mese di settembre, e non potendosi ridurre gli importi sull’intera opera si decide di andare avanti per stralci, ma la previsione di ammucchiare un milione di euro fatta dal Comune è troppo ottimistica. La cifra concordata, oltre la quale l’Amministrazione non può spingersi, è di soli 600 mila euro per il primo stralcio. Bisogna però mettere in conto che togliendo le varie spese amministrative la cifra da impiegare concretamente alla costruzione dell’opera sarebbe scesa ulteriormente: 450 mila euro a base d’asta. Un monumentino, insomma, che adesso diventa esecutivo. L’Amministrazione Comunale decide di fare quindi un pezzo del monumento, giusto per fare, e con la determina sindacale n. 115 del 24 settembre 2008 conferisce l’incarico “per la progettazione definitiva ed esecutiva per i lavori di completamento del Monumento ai Mille” all’architetto Abramo per un corrispettivo di 20.000 euro.
Ma questo primo stralcio del progetto Mille Luci, volto a riqualificare in senso urbanistico la zona e stimato a 4 milioni di euro, poi sfoltito e ri-sfoltito, cosa prevede? In sostanza una riqualificazione degli ambienti interni e le immediate vicinanze dell’esistente. Dunque non verrà inizialmente creata quella avveniristica piazza, non ci sarà il tetto fruibile così come non sa da farsi il terrazzo che affaccia sul mare, almeno al momento, dicono.
Il progetto era esecutivo, pronto per sottoporlo a gara d’appalto, ma l’Amministrazione inizia a storcere il naso. Durante le varie “trattative” per la diminuzione dell’importo tra l’architetto Abramo e l’Amministrazione, quest’ultima sembrava avere un po’ fretta, magari per l’entusiasmo... Ma quando si stabilisce il prezzo finale del primo stralcio, 600 mila euro, il Comune ha cambiato idea, non erano più tanto sicuri. Il progetto Mille Luci viene così accantonato a data da destinarsi.
Dettaglio: l’architetto Abramo ha incassato dal Comune solo il premio del concorso, 10.000 euro, dei 20.000 euro del conferimento dell’incarico, pubblicato con tanto di determina sindacale, nemmeno l’ombra.
‹‹Abbiamo presentato diversi progetti in vista del prossimo biennio di ricorrenze, a cominciare dal completamento del Monumento ai Mille di cui a giugno sarà avviato il primo stralcio di lavori››; era il febbraio 2009 e a parlare era il sindaco di Marsala Renzo Carini in occasione della conferenza stampa tenutasi alla Bit di Milano organizzata nell’ambito delle iniziative per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. E' una bugia. Nel giugno 2009 nessun lavoro è stato iniziato, non venne fatta neppure la gara d’appalto.
Tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010, qualcosa sembra di nuovo bollire in pentola. Il sindaco Renzo Carini comunica di aver chiesto un milione di euro alla presidenza del Consiglio. Il progetto ritorna esecutivo. È notizia della metà di gennaio 2010 che a breve sarà fatta la gara d’appalto per il primo stralcio del progetto Mille Luci, per un totale di 600 mila euro ma soli 450 mila a base d’asta. Con determina n. 39 del 25 Gennaio è approvato il progetto del primo stralcio. Chi ha uscito i soldi? La Presidenza del Consiglio? Qualche comitato? La Regione? No. Il classico mutuo alla cassa depositi e prestiti...