Secondo il Procuratore di Trapani, Maccabeo, c'è una precisa responsabilità, quella del legislatore che ha introdotto la norma che vieta ai vincitori di concorso di potere accedere come primo incarico nelle procure. A Trapani sei magist
rati sono andati via, altri tre sono in procinto di farlo. Dati negativi anche per quanto riguarda la copertura dei posti del personale amministrativo. Per non parlare delle dotazioni economiche per il funzionamento degli uffici, cancelleria, carburante, manutenzione, le risorse assegnate per il 2009 si sono esaurite già entro i primi 5 mesi dello stesso anno.
Trapani e Marsala sono tra le sedi individuate dal Ministero della Giustizia e dal Csm come disagiate, anche per gli alti numeri sui posti vacanti, ma nemmeno le garanzie di ottenere incentivi per assumere incarico presso questi uffici ha indotto giudici e pm di altre sedi a chiedere il trasferimento nelle sedi giudiziarie trapanesi.
I prossimi passaggi saranno la pubblicazione dell'elenco completo dei posti disponibili, e solo quando ci sarà un riscontro sulle domande presentate si procederà a ripubblicare i bandi per quelle che saranno individuate come sedi disagiate. I diversi passaggi porteranno solo alla fine di quest'anno alle prime nomine di giudici e pm in questi uffici giudiziari, nel frattempo entrerà in vigore la norma che prevede dal marzo 2011 l'impiego dei magistrati tirocinanti.
A Marsala sono arrivati a settembre sei giovani magistrati freschi vincitori di concorso. Quattro sono stati destinati al rito civile, e due al penale. Colmano una carenza do organico che si era aggravata lo scorso anno, quando ben cinque magistrati avevano lasciato il tribunale di Marsala per trasferirsi ad altre sedi.
Ma la vera emergenza di organico per la Procura di Marsala è alla Procura, guidata da Alberto Di Pisa. Su un organico di otto sostituti, infatti, lavorano solo in quattro.