In sostanza, su 100 euro giocati in Sicilia, alla Regione vanno 10 euro. Considerando che nell'isola l'anno scorso sono stati giocati circa 237 milioni, sono appunto 23,7 i milioni affluiti nelle casse regionali. Nel resto del territorio nazionale le regole sono diverse: detratto montepremi, aggio del rivenditore e compenso del concessionario, tutto il residuo (circa il 49,5%) va all'erario, senza alcuna differenziazione regionale. Alcuni tentativi di introdurre trattamenti privilegiati per altre regioni sono finora falliti. Proprio nei giorni scorsi la commissione Affari Costituzionali del Senato ha bocciat
o, fra molti altri, un emendamento al Milleproroghe, presentato dalla Lega, che chiedeva di lasciare alle regioni il 12,25 delle entrate statali provenienti da alcuni giochi pubblici.