Nella sua lunga audizione all’Antimafia, Lombardo richiama l’attenzione dei commissari sul fatto che anche per affrontare il tema della sanita’ e’ stato assegnato all’assessorato un ex pubblico ministero, Massimo Russo. E i risultati sono stati immediatamente visibili: acquistando medicine e attrezzature sulla Rete la Regione ha risparmiato 150 mln di euro. Infine Lombardo ribadisce che la mafia ha avuto una parte nel mancato sviluppo del Mezzogiorno e insiste nel voler colpire “alla radice” il fenomeno mafioso.
Raffaele Lombardo dice no anche alla vendita dei beni confiscati alla mafia. “Vendere i beni confiscati – ha spiegato Lombardo – impoverirebbe il territorio e sarebbe un errore. Rischiamo innanzitutto di restituirli ai mafiosi che potrebbero riacquistarli attraverso dei prestanome e poi li toglieremmo all’uso delle popolazioni locali. Meglio se venissero assegnati alla Regione, agli enti locali, alle cooperative sociali”.