La Mostra “Divus Vespasianus. Il bimillenario dei Flavi” , nata sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma, è stata aperta dal 27 marzo 2009 al 10 gennaio 2010 a Roma, in tre sedi: il Colosseo, la Curia (Foro Romano), il Criptoportico Neroniano (Palatino).
Il ritratto di Tito è stato esposto negli ambienti dell'Anfiteatro Flavio, e visitata da un vastissimo numero di turisti; il monumento, iniziato nel 69 d.C. dal vecchio Vespasiano, inaugurato nell'80 da Tito con 100 giorni di giochi, è infatti oggi il più visitato d'Italia. ![](/ed_images/image/altrecitta/pantelleria/ritratto_vespasiano-.jpg)
L’esposizione di assoluto rigore scientifico, "Divus Vespasianus" ha tenuti sullo stesso piatto della bilancia il peso della storia (simboleggiato dal cippo di delimitazione del Tevere d'età Flavia) e la bellezza del mito incarnata dallo straordinario, mutilo, terrificante Minotauro in pietra.
Il ritratto marmoreo di Tito è stato rimesso in luce nell’acropoli di Pantelleria, a seguito delle recenti campagne di scavo promosse dal Servizio per i beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali di Trapani, diretto da Rossella Giglio.
Ritorna in esposizione a Marsala, al Baglio Anselmi, insieme agli altri due ritratti provenienti dalle stesse campagne di scavo e ritrovati all’interno delle cisterne presenti sull’acropoli di Pantelleria, in attesa di ritornare sull’isola dove sono in corso i lavori di completamento del museo archeologico dell’isola.