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23/01/2010 23:54:42

Oggi è l'anniversario dell'omicidio di Ciaccio Montalto

In Magistratura dal 1970, era Sostituto procuratore della Repubblica di Trapani, dove era arrivato nel 1971.
Aveva svolto le indagini sui clan trapanesi dediti al traffico di droga, al commercio di armi, alla sofisticazione di vini, alle frodi comunitarie e agli appalti per la ricostruzione del Belice, e sui collegamenti tra mafia trapanese e Cosa nostra americana.
Fu ucciso mentre rientrava a casa a Valderice, privo di scorta e di auto blindata, nonostante le minacce ricevute. Aveva quarant’anni e lasciava la moglie e tre figlie. Entro poche settimane, si sarebbe dovuto trasferire, su sua richiesta, in Toscana. Dell'omicidio fu accusato il boss trapanese Totò Minore, che all'epoca risultava latitante, che però, e si accertò solo nel 1998, era stato eliminato l'anno prima dai corleonesi. La mafia ritenne che in Toscana, il magistrato che bene conosceva uomini e cose di Cosa nostra, potesse interferire con gli interessi che in quella regione stava sviluppando il fratello di Totò Riina.

 L'amministrazione comunale di Valderice ricorderà il magistrato con una serie di iniziative. Alle ore 9.30, il sindaco Camillo Iovino deporrà una corona sul luogo dell'eccidio. Successivamente, nell'aula consiliare intitolata al magistrato, si terrà un recital di poesie e saranno presentati i lavori realizzati dagli alunni delle scuole. È prevista la partecipazione, tra gli altri, dell'onorevole Camillo Oddo, vice presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana, dell'onorevole Livio Marrocco, vice presidente della Commissione regionale antimafia, del presidente del consiglio provinciale Peppe Poma, dello storico Giuseppe Basiricò e di Enrico Porracchio, preside dell'istituto comprensivo "Gian Giacomo Ciaccio Montalto". "La presenza degli studenti e di docenti che quotidianamente operano per educare i giovani ai valori di legalità - dichiara il sindaco Camillo Iovino - è il motivo più importante di questa e di ogni altra celebrazione. È nelle scuole che si formano le coscienze e si gettano le fondamenta delle generazioni che costituiranno la futura società civile. Ricordare Ciaccio Montalto ed ogni altra vittima della mafia non è un esercizio rituale, ma rappresenta una tappa fondamentale di un percorso educativo delle giovani generazioni perché sappiano quanto alto sia stato il prezzo pagato dai siciliani per la legalità che è sintesi di libertà e democrazia".

 

Ecco un estratto di "Blu Notte" dedicato al magistrato.