L’idea del Centro di Ascolto attivato dai due comuni è di rilevare attraverso l’attività delle parrocchie le sensibilità e le attenzioni che sono dovute ad argomenti complessi come le politiche di affermazione dei diritti delle donne, la promozione dei principi di libertà, l'eliminazione delle forme di violenza, il rispetto dell’integrità fisica, della diversità.
Spesso le parrocchie sono punto di riferimento per coloro che vivono l’angoscia della violenza familiare ma altrettanto delicata è la traduzione della fase di ascolto in una fase di azione e sostegno a queste donne. Proprio per individuare alcuni dei punti di contatto tra chi opera nel volontariato delle parrocchie e chi opera nei servizi sociali istituzionalizzati, è stato organizzato questo primo appuntamento.
“STOP – alla violenza sulle donne” è un progetto nazionale di cui è capofila nel nostro territorio la Provincia Regionale di Trapani (e che coinvolge i comuni di Marsala, Alcamo, Valderice, Buseto Palizzolo).
A Valderice e Buseto le attività di sostegno ed ascolto dello sportello sono state affidate a sei volontarie che opereranno sotto la supervisione del pool di assistenti sociali del Comune. Sono tutte donne con professionalità specifiche nel campo dell’assistenza e del sostegno psicologico. Lo sportello è dotato anche di un numero verde: 800894002. Il centro di ascolto, nella sede dei servizi sociali del comune di Valderice, è aperto ogni venerdì dalle 15 alle 18.
«L’incontro tra istituzione pubblica, titolare di un progetto di sostegno ed ascolto, e le parrocchie, nel cui calore umano spesso si sciolgono personali sofferenze celate, mi sembra il modo naturale per mettere in relazione interventi, pur tra loro diversi che però hanno al centro e come riferimento le donne – ha commentato il sindaco Camillo Iovino –. Lo sportello STOP è sotto altra forma, come la parrocchia una mano tesa, una disponibilità all’ascolto di quelle donne che dovessero trovare la forza di chiedere aiuto. Attivare una relazione tra parrocchie, istituzioni pubbliche e territorio è inoltre una maniera di creare collaborazioni stabili per giungere alla costituzione di un sistema integrato in grado di affrontare il fenomeno della violenza sulle donne, con modalità condivise ed obiettivi comuni».