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20/01/2010 04:44:11

Stagnone: è ancora confusione tra Provincia di Trapani e Comune di Marsala

E' per questo che in Consiglio Provinciale è stata presentata un interrogazione riguardante proprio la Riserva dello Stagnone. Autore è il  Presidente della Commissione Territorio e Ambiente, Giuseppe Peraino (PDL), a nome anche degli altri componenti: Alagna, Benigno, Gstagnone_pantaleo.jpgiacalone e Maggio, che l’hanno pure sottoscritta. I consiglieri vogliono conoscere il contenuto dell’incontro che il Presidente della Provincia Regionale di Trapani ha avuto con il Presidente del Consiglio Comunale di Marsala sul tema del Regolamento della Riserva dello Stagnone e quali iniziative il Presidente del Consiglio Provinciale di Trapani intende portare avanti. Dall'incontro infatti, sembrerebbe emergere che la Provincia Regionale di Trapani ha competenza esclusiva per quanto concerne la predisposizione del regolamento della zona “A” della Riserva dello Stagnone che andrebbe a disciplinare tutte le attività che si potranno effettuare all’interno dell’area  e che, invece, spetterebbe al Comune di Marsala la predisposizione di un piano di utilizzo della zona “B” o pre-riserva per una migliore valorizzazione delle risorse locali. A parere della Commissione Provinciale Territorio e Ambiente, la stesura di questi atti amministrativi necessita, comunque, di una specifica attività di concertazione dei competenti uffici dei due Enti in questione per una omogeneità nella regolamentazione delle due aree.

 

IMG_1035.jpgMa non finisce qui. Perchè lo Stagnone, sempre più abbandonato dalla Provincia, soffre di un altro problema:  i pontili non a norma. "Cosa ha fatto o sta facendo l'amministrazione provinciale per adeguare alla normativa vigente i moli e i pontili esistenti all'interno della riserva naturale dello Stagnone?». È quanto chiede al presidente Mimmo Turano il consigliere marsalese del Pd Edoardo Alagna, che evidenzia il clamoroso dato emerso, lo scorso anno, tra le righe dell'ordinanza con cui il locale ufficio circondariale marittimo disciplinava le ''attività di balneazione''. E cioè che soltanto uno, tra le decine di moli per l'ormeggio delle numerose imbarcazioni da diporto, era regolare. Il resto erano tutti fuorilegge. O meglio, inesistenti sulla carta. Almeno ai fini dell'ormeggio. Anche se ai loro lati, ogni estate, attraccano centina di barche. E in alcuni casi, c'è anche un servizio di guardiania a pagamento.


IMG_1036.jpgAdesso, Alagna chiede a Turano di sapere «se l'amministrazione provinciale, dando seguito a quanto propagandato, ha programmato i lavori di adeguamento alla normativa vigente dei pontili esistenti all'interno dell'area della riserva e se, in caso contrario, ha elaborato o sta elaborando soluzioni programmatiche alternative e tali da risolvere i problemi».
Il consigliere provinciale del Pd, che è anche vice presidente della commissione consiliare Territorio e Ambiente, evidenzia poi che, come è emerso nel corso delle riunioni tenutesi nelle varie sedi istituzionali di Marsala e Trapani dopo l'ordinanza emessa lo scorso anno dalla Capitaneria (ordinanza che sarà riproposta anche quest'anno), «i pontili all'interno della Riserva dello Stagnone ad oggi possono essere utilizzati esclusivamente come solarium e giammai come moli di ormeggio barche». E ciò «per carenza delle condizioni di sicurezza previste dalla normativa».
I moli, insomma, tranne l'imbarcadero ''storico'' per l'isola di Mothia, possono essere utilizzati soltanto per prendere il sole. Per rendere, quindi, ''idonei i pontili all'uso cui sono stati illegalmente destinati per anni sarebbero necessari lavori di adeguamento''. Interventi che la Provincia deve disporre con l'ok dell'assessorato regionale Territorio e Ambiente.

E proprio lunedì scorso, su disposizione del G.I.P. di Marsala, la Guardia Costiera ha proceduto al sequestro di due pontili e di numerosi gavitelli e corpi morti da lungo utilizzati abusivamente per l’ormeggio di unità da diporto all’interno della Riserva Naturale in spregio dei divieti esistenti, posti a tutela dell’ecosistema della Riserva e della sicurezza di quanti la frequentano.

Gli uomini del Circomare, coadiuvati dalle Guardie della riserva e dall’Ufficio tecnico del Comune di Marsala, hanno proceduto a recintare l’accesso ai pontili ubicati in prossimità di Punta Palermo e di Punta Grassellini, apponendo numerosi cartelli di segnalazione indicanti il divieto di accesso e di ormeggio. Analoghi cartelli sono stati apposti in tutto lo specchio acqueo allo scopo di rendere noto che anche l’ormeggio ai gavitelli non è consentito e che gli eventuali trasgressori, potranno incorrere, oltre che nel reato di violazione di sigilli, nel sequestro della propria barca.

L’operazione odierna è scaturita da una lunga e complessa indagine condotta dagli uomini della Guardia Costiera di Marsala fin dalla scorsa estate, allorquando nonostante le Ordinanze emanate dal Capo del Compartimento di Trapani e dal Capo del Circondario Marittimo di Marsala rendessero chiaro il divieto di ormeggio presso pontili e corpi morti non espressamente autorizzati ed assentiti in regolare concessione demaniale marittima, l’intero specchio acqueo dello Stagnone era teatro di evoluzioni a gran velocità delle numerosissime imbarcazioni autorizzate alla navigazione (ma non all’ormeggio) dalla Provincia Regionale di Trapani.

L’attività di vigilanza e controllo sul rispetto delle pertinenti normative nazionali e regionali poste a tutela della riserva dello Stagnone di Marsala proseguirà anche nelle altre aree della Riserva ed in prossimità degli altri pontili.

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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