il Sindaco Girolamo Fazio ha deciso di rivolgersi al Prefetto Stefano Trotta, richiedendo un suo autorevole intervento, in merito alla situazione venutasi a creare in via Ammiraglio Staiti, dove da mesi l’illuminazione pubblica è assente, con gravi rischi per la pubblica incolumità e la sicurezza delle persone.
Il primo cittadino ha scritto al Prefetto, evidenziando che “ripetutamente questa Amministrazione si è rivolta alla Capitaneria di Porto, la quale ha, per quanto risulta, a sua volta interessato il Genio Civile Opere Marittime, competente all’intervento, dopo che, com’è noto, è stata soppressa l’Autorità Portuale, senza ottenere alcun risultato. Poiché si configurano rischi per la pubblica incolumità e la sicurezza dei cittadini, questa Amministrazione, di fronte all’inerzia dell’Ente competente, ha ritenuto di intervenire direttamente, ma tale iniziativa si è scontrata con l’impossibilità, da parte dei tecnici comunali, di individuare i quadri elettrici, non installati dal Comune, e di realizzare in ogni caso lavori in un impianto che non è di proprietà dell’Amministrazione. La situazione è divenuta ormai insostenibile e le ripetute sollecitazioni sono rimaste lettera morta. Di contro i cittadini, giustamente, richiedono all’Amministrazione di attuare quegli interventi che il Genio Civile Opere Marittime non ha finora realizzato, lamentando rischi per la pubblica incolumità, che sono sotto gli occhi di tutti”.
Fazio ha inoltre segnalato al Prefetto “la condizione di assoluto abbandono e degrado in cui versa l’area portuale da quando è stata soppressa l’Autorità, che, oltre che a danneggiare l’immagine della Città, vanifica gli sforzi, anche economici, finora fatti al fine di consentire al nostro territorio una prospettiva di sviluppo concreta” ed ha auspicato un “intervento presso il Genio Civile Opere Marittime di Palermo, a salvaguardia dei nostri Cittadini e della nostra Città, ribadendo la disponibilità di questa Amministrazione ad eseguire gli interventi in sostituzione dell’Ente competente, qualora fosse messa nelle condizioni di poter operare”.