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02/01/2010 16:00:18

Mazara: "Federico II tra mito e realtà", il libro di Pasquale Hamel

Dopo i saluti del presidente Sardo, è stata la volta del Sindaco, che ha portato i saluti della Città agli oratori, e li ha ringraziati per la presenza e per la possibilità che hanno dato a Mazara di apporre un ulteriore tassello verso quella crescita culturale che, sin dall’insediamento, l’Amministrazione Comunale si è posta come obiettivo.Libro_Hamel.jpg Terminati i saluti di rito si è passati attraverso le parole degli storici alla presentazione dell’ultima fatica letteraria del prof. Hamel, le attente e particolareggiate analisi fatte da Giuffrida e Tessitore, e la spiegazione del proprio lavoro fatta dallo stesso Hamel hanno generato una vivace curiosità da parte dei presenti. L’incontro al termine della presentazione si è incentrato sulla figura di Federico II, l’autore del libro nell’esplicitare il suo pensiero e le sue verità ha finito per smitizzare la figura del Re di Sicilia, affermando che le doti e le virtù che la leggenda affida al sovrano erano presenti non in lui ma nel nonno Ruggero II il Normanno. Le affermazioni del professor Hamel hanno suscitato ed accentrato l’interesse degli astanti, che pur non sollevando polemiche, hanno sottolineato come sia difficile cancellare dalla propria mente l’immagine e le doti che sono da sempre state attribuita al fondatore dell’universitàdi Napoli, e che, sebbene non rispecchi quelle che sono le verità storiche accertate dagli studiosi, sia megli continuare a immaginarsi Federico II come la legenda ci ha tramandato:
“Popolarmente conosciuto con gli appellativi stupor mundi ("meraviglia del mondo") o puer Apuliae ("fanciullo di Puglia"), fu Sacro Romano Imperatore dal 1220 al 1250. Appartenente alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen, fu inoltre re di Germania, re d'Italia, re di Borgogna, re di Gerusalemme e, col nome di Federico I, Re di Sicilia dal 1198 al 1250.
Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante che, fin dalla sua epoca, ha polarizzato l'attenzione degli storici e del popolo, producendo anche una lunga serie di miti e leggende popolari, nel bene e nel male.
Il suo regno fu principalmente caratterizzato da una forte attività legislativa e di innovazione tecnologica e culturale, volte ad unificare le terre ed i popoli, fortemente contrastata dalla Chiesa. Egli stesso apprezzabile letterato, fu convinto protettore di artisti e studiosi. La sua corte fu luogo di incontro fra le culture greca, latina, araba ed ebraica.”