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31/12/2009 05:31:38

Il 2 Gennaio arrivano i saldi. Un antidoto per la crisi?

La crisi ha colpito duramente il settore della moda: le vendite della stagione autunno-inverno hanno registrato un andamento
assolutamente debole e di conseguenza le scorte nei negozi sono elevate. L'ampia offerta quindi di prodotti e sconti medi superiori al 40% ci fanno sperare
in una stagione di saldi moderatamente positiva. Secondo le stime Confcommercio, ogni famiglia quest'anno spenderà poco più di 400 euro per abbigliamento ed accessori, per un totale di spesa di 6,1 miliardi di euro che va ad incidere per il 21% sul fatturato del settore. Tra le associazioni dei consumatori, invece, le previsioni sono diverse. Codacons e Federconsumatori, ad esempio, ritengono che i saldi invernali si riveleranno un flop o quasi e faranno registrare riduzioni degli acquisti comprese tra il 10 e il 20% specie nelle grandi città. "I motivi per cui i saldi falliranno sono molteplicisaldi2.png - dice il presidente Codacons, Carlo Rienzi - innanzitutto l'eccessiva vicinanza alle festività natalizie che ha già prodotto uno svuotamento dei portafogli degli italiani". Secondo il Codacons, per le ricadute della crisi "appena il 50% delle famiglie (45% secondo Federconsumatori, ndr) potrà avvalersi dei saldi, perché l'altra metà non avrà budget da dedicare a nuovi acquisti". Anche la spesa pro-capite scenderà intorno ai 130 euro a persona. In crescita - secondo le stime dell'Adoc - sono soprattutto l'abbigliamento di alta qualità (+10%) e le calzature (+15%), mentre vanno male l'abbigliamento sportivo (-2%) e quello di bassa qualità (-6%). "C'è poi - afferma Carlo Pileri, presidente dell'Adoc - un boom degli acquisti a saldo online" soprattutto nella fascia d'età dai 18 ai 40 anni e per l'abbigliamento online. Pileri giudica invece negativamente la partenza dei saldi ritardata rispetto agli Paesi occidentali. In vista dei saldi, come in ogni fine stagione commerciale, le associazioni dei consumatori mettono in guarda gli acquirenti. Per prima cosa, consigliano le associazioni, nei giorni che precedono i saldi conviene farsi un giro per individuare merci e prodotti che potrebbero interessare, segnando i prezzi a cui vengono venduti per poi verificare che nel periodo dei saldi il prezzo sia realmente calato. Inoltre, non conviene fermarsi al primo negozio, ma è meglio confrontare offerte diverse; non bisogna "lasciarsi ingannare da sconti che superano il 50% del costo iniziale" perché "nessuno regala niente"; si deve ricordare che "49,90 euro" vuole dire 50,00 e non 49,00; infine, il fatto che la merce sia in saldo non può cambiare le modalità di pagamento: conviene dunque diffidare di chi pretende i contanti mentre ha segnalato sulla vetrina il servizio carte di credito.

 

Con l’arrivo dei saldi invernali, che inizieranno da sabato 2 gennaio, in base alle previsioni dovrebbe essere colmato il flop dei consumi di Natale. Si parla per la prima volta dall’adozione dell’euro, nel 2001, di un trend sostanzialmente positivo negli acquisti, favoriti sicuramente dal loro inizio anticipato rispetto agli altri anni. E’ stato rilevato che i consumatori sono sempre più orientati verso prodotti di qualità e per un loro utilizzo più duraturo nel tempo. Scrive Giuseppe Amodeo dell'Adoc:  "Ci dispiace dover constatare che molti negozi, anche blasonati, propongono merce di marca non fabbricata in Italia (alcuni nemmeno in uno dei paesi europei od occidentali), con nocumento alla nostra occupazione, perché molte aziende chiudono i loro stabilimenti italiani e delocalizzano le loro produzioni in uno dei tanti paradisi fiscali, utilizzando manodopera a basso costo, senza nessuna protezione e spesse volte anche il lavoro minorile. Inoltre si sta consolidando, ed è in costante crescita, fare acquisti on-line, attraverso i negozi virtuali, i quali consentono di risparmiare anche sino al 50%, e la possibilità di cambiare la merce senza spese aggiuntive. Un nuovo modo di acquistare che deve far riflettere gli esercenti i quali devono cercare di coltivare la fiducia dei consumatori, evitando comportamenti anomali, come è purtroppo successo negli altri anni, praticando sconti falsi perché è stato aumentato, artatamente prima dei saldi, il prezzo iniziale, o vendere merce non nuova, ma fondi di magazzino magari raccattati solo per l’occasione. Riamane la nota negativa che siamo l'unico Paese occidentale a far iniziare la stagione dei saldi col nuovo anno, mentre altrove, dagli Stati Uniti all'Inghilterra, i saldi iniziano a ridosso o subito dopo le festività natalizie".
Infine, per prevenire il cliente da odiose "bufale", l'Adoc pubblica il decalogo dei consigli anti-truffa per una scelta ed acquisto responsabile e quindi migliore.
1) Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Il D.lgs n. 24/2002 ha stabilito, infatti, che il consumatore deve denunciare "al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto".
2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce "Saldo" deve essere l'avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. E' improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.
3) Girate. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l'acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.
4) Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.
5) Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi falsi. Un commerciante non dovrebbe avere, infatti, ricarichi così alti e quindi dovrebbe vendere sottocosto.
6) Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell'acquisto.
7) Negozi e vetrine. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto "in modo chiaro e ben leggibile" (Dlg n. 114/98). Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla "nuova". Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
8) Prova dei capi: non c'è l'obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l'adesivo della carta di credito (o bancomat), il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
10) Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi alle sedi Adoc presenti nei vari Comuni della Provincia, accessibili anche telefonicamente al n.0923/23107 e per e-mail all’indirizzo adoctrapani@libero.it, oppure all'Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani.
 



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