Il consigliere provinciale del Pd Edoardo Alagna ha spiegato meglio ai nostri microfoni il suo parere su come superare la crisi del comparto vitivinicolo: “Nell’ordine del giorno che ho fatto approvare chiedo che venga decisa e messa in atto una programmazione organica vera e propria che riguardi tutte le attività del settore vitivinicolo. In questi giorni, per esempio, si è tanto parlato della fusione tra cantine… ecco, questa potrebbe essere una soluzione, se progettata ad hoc e fatta con il consenso di tutti i proprietari delle cantine e, in generale, di tutti i lavoratori del settore.
La cosa importante è però trovare una soluzione che possa risolvere il problema in maniera definitiva, e non provvisoria…”.
A cosa si riferisce?
“Mi riferisco alle promesse che il Presidente della Regione e l’assessore all’agricoltura Michele Cimino hanno fatto agli operatori agricoltori durante il tavolo tecnico di martedì 15 dicembre: non si possono risolvere i problemi dei nostri agricoltori promettendo loro agevolazioni al mutuo o “contentini” da 1.000 euro … anche perché, dopo che il contentino sarà finito, i problemi si ripresenteranno nuovamente. Questa può essere solo una soluzione provvisoria che risulta solo come “una medicina sbagliata data al malato di tumore”… Queste promesse sono inoltre, a mio parere, state utilizzate soprattutto come attività propagandistiche…”.
La trattazione della mozione che ha presentato in Consiglio è stata ritenuta “urgente” dal Presidente dello stesso consiglio Giuseppe Poma…
“Mi pare ovvio: le proteste pacifiche che ci sono in questo momento nel settore vitivinicolo diventano un problema di debito pubblico. Il reddito dei nostri viticoltori è assolutamente in crisi, così come lo è tutto il nostro sistema economico, dal momento che la nostra provincia e la nostra regione vivono principalmente di agricoltura”.
Nell’ordine del giorno non sono prescritte però delle misure specifiche da mettere in atto, ma solo una richiesta alla Provincia di fare qualcosa...
“Sì, è vero, non c ‘è ancora un indirizzo tecnico, ma questo non tarderà ad arrivare. Penso che l’indirizzo tecnico verrà sicuramente discusso e stilato nel corso del consiglio straordinario aperto che abbiamo chiesto, anche se sicuramente oramai si arriverà a delle conclusioni nelle prossime sedute di gennaio. Dobbiamo dare un taglio definitivo al problema: non dimentichiamo che siamo la provincia più vitata d’Italia e sarebbe bello mantenere questo primato”.
Pamela Giampino