L’autorità giudiziaria ha già stabilito la demolizione. Le prime pratiche sono arrivate in Consiglio Comunale, ma alcuni consiglieri – fa sapere il Presidente Alagna – hanno chiesto di fare intervenire l’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, per evitare che il tema venga trattato in Consiglio Comunale. La richiesta è stata girata da Alagna ai tecnici dell’Assessorato. “Il dub
bio – dice Alagna – è che la competenza sia solo dell’Amministrazione, non del consiglio”.
Alcuni consiglieri inoltre sostengono che l’Amministrazione si voglia lavare le mani sulla questione, dando tutta la responsabilità al Consiglio, quando poi in bilancio non ci sono le somme per le demolizioni.
Carini replica: “Sono stupidaggini, fesserie. C’è un fondo di rotazione nazionale al quale il Comune può attingere per procedere alle demolizioni. Il Consiglio Comunale ha il solo compito di decidere caso per caso se qualcuna di queste abitazioni può essere adibita a funzione pubblica, come per esempio una sede per i bagnini, un casotto per gli attrezzi. Non spetta al Consiglio Comunale decidere se abbattere o no le case, ormai la procedura è chiusa. Devo solo decidere se qualcuna di queste può essere destinata ad altre cose. Circa la demolizione, inoltre, questa può essere fatta anche a proprie spese dal titolare della casa, sotto la direzione del Comune. Mi pare che ci si sta ingarbugliando su una questione semplice, e invece ognuno si deve assumere le sue responsabilità”.