dall’Amministrazione guidata dall’On. Mimmo Turano, relazione i cui contenuti hanno fatto registrare il giudizio complessivamente positivo dei rappresentanti della maggioranza (Russo, Carpinteri, Peppe Angileri, Bonanno), seppure con qualche significativo distinguo (Davide Palermo), ma prettamente negativo da parte di tutti gli esponenti dell’opposizione intervenuti (Ortisi, Anna Maria Angileri, Passalacqua, Daidone, Giacalone). Quest’ultimo, in particolare, ha abbandonato l’aula prima dello svolgersi del dibattito perché, non soddisfatto della risposta ricevuta dal Presidente Turano che non riesce – ha detto - a fornire elementi rassicuranti circa la tutela della città di Mazara del Vallo dai pericoli derivanti dai fanghi che saranno depositati dalla distilleria Bertolino, non mi sento di discutere la relazione. Ma la Provincia – ha replicato il Presidente Turano – è dalla parte dei cittadini mazaresi. L’irrisolta “vicenda Bertolino” ha costituito anche il principale motivo della contraria valutazione espressa da Davide Palermo (PDL) (il territorio mazarese rischia grosso!), mentre per Silvano Bonanno (UDC) occorre muoversi in maniera unitaria ed istituire una commissione d’inchiesta che esamini tutte le situazioni del genere esistenti in provincia.
Bipartisan poi il negativo commento espresso sulla presenza in aula di ben pochi Consiglieri (sia di maggioranza che di minoranza) rispetto alla importanza dell’occasione di confronto politico offerta dalla relazione programmatica del Presidente della Provincia.
Quest’ultimo, nel ritenere buoni i risultati conseguiti dall’attività amministrativa finora svolta, ha sottolineato che si tratta di risultati che appartengono anche all’intero Consiglio Provinciale. Turano, in particolare, ha rivendicato quanto di positivo fatto grazie anche al lavoro svolto dall’apposito staff di Presidenza (fiore all’occhiello da condividere con il Consiglio: l’ormai nota ridefinizione dell’avanzo di amministrazione e la conseguente eliminazione – unico Ente locale in Sicilia - di circa 20 milioni di debiti); i miglioramenti apportati alla macchina burocratico-amministrativa dell’Ente; la politica del turismo, con in primo piano l’aeroporto di Birgi (con l’Airgest che forse quest’anno per la prima volta chiuderà il proprio bilancio in attivo), il porto nazionale di Trapani e la Funierice che si avvia anch’essa al sostanziale pareggio o all’attivo di gestione specie se dovesse arrivare (così come per la funivia di Taormina) il contributo del Governo Regionale; i diversi lavori pubblici mandati in gara per un ammontare di parecchi milioni di euro. Turano, infine, ha ricordato ancora una volta l’estrema importanza dell’avvenuta conclusione dell’iter amministrativo per la realizzazione della bretella autostradale Birgi – Mazara del Vallo, opera strategica per la cui copertura finanziaria ha sollecitato l’appoggio di tutti in modo che possa essere ancora inserita, prima che sia troppo tardi, nell’agenda delle prossime riunioni del CIPE.
Le affermazioni del Presidente della Provincia sono state suffragate in particolare dall’intervento del Consigliere Giuseppe Carpinteri (tutte cose vere – non mi piacciono le incensate ma lo dico sinceramente spogliandomi del mio ruolo di capogruppo dell’UDC); da Peppe Angileri di “Alleati per il Sud” (la Giunta ha operato con senso di responsabilità ed oculatezza ed il Presidente Turano decide nell’interesse del territorio); nonché, in maniera più sfumata, dal capogruppo del PDL, Piero Russo, e dal Consigliere dell’UDC Silvano Bonanno che ha giudicato più che sufficiente l’attività della Giunta ma che, nel contempo, ha lamentato la situazione di abbandono in cui versa l’impianto sportivo di tiro a volo di Mazara del Vallo ed ha chiesto la chiusura, se deficitaria, della “Megaservice”.
Forti critiche alla relazione del Presidente ed al lavoro svolto dall’Amministrazione sono invece venute dai banchi della minoranza. In particolare, dal capo del Gruppo Misto, Giuseppe Ortisi, (disastrosa la situazione delle scuole, con il Liceo Classico di Trapani che avrà il riscaldamento, forse, soltanto a fine inverno); da Anna Maria Angileri del PD (lo staff della Presidenza solo uno sperpero di risorse – assunzioni all’Airgest operate da una agenzia interinale senza alcuna evidenza e tagliando fuori giovani che parlavano ben 4 lingue straniere – persi quasi tutti i Corsi che si svolgevano presso l’Università di Trapani – fitti passivi in aumento, con 371 mila euro spesi per il trasporto degli studenti alle palestre che mancano nelle scuole); da Ignazio Passalacqua del Gruppo Misto (creata una struttura burocratica con organizzazione parasovietica – relazione senza anima e senza prospettive, mentre il 60% dei giovani fra i 20 e i 30 anni lascia per sempre la nostra provincia in cerca di un lavoro); da Salvatore Daidone, capogruppo del PD, (relazione molto carente circa la situazione delle società partecipate, soprattutto Airgest, Megaservice e Funierice – mancanza di adeguati risultati rispetto alle centinaia di migliaia di euro impegnati per pagare esperti e consulenti esterni e mentre la Provincia non può sostenere la spesa per 11 Dirigenti – alle viste una Giunta quater in appena 18 mesi – il milione di passeggeri festeggiato all’aeroporto di Birgi è probabilmente la somma del transito, fra andata e ritorno, soltanto di 500 mila passeggeri – cosa intende fare la Provincia, al di là del contributo economico, per l’Università, mentre il Presidente Turano non ha preso posizione circa l’abolizione del Corso di Scienze Infermieristiche).
Il Consiglio Provinciale tornerà a riunirsi lunedì prossimo 21 dicembre (ore 10,00).
Questo uno stralcio dell'intervento di Annamaria Angileri, consigliere provinciale del Pd:
In merito alla relazione semestrale, obbligatoria per legge, del Presidente della Provincia On. Turano, che avrebbe dovuto essere discussa in Consiglio circa un anno addietro, ritengo doveroso esporre alcune considerazioni. In primo luogo vi è un ritardo tanto grande da non poter passare sotto silenzio. Tale comportamento va assolutamente stigmatizzato come un atto di inciviltà istituzionale connotato da un fortissimo dispregio nei confronti del Consiglio e della Comunità. Eppure non doveva essere troppo complicato relazionare e rendicontare nei tempi dovuti vista la qualità del nostro Presidente che, come egli stesso ricorda nelle prime pagine della relazione, è stato Assessore Regionale agli Enti Locali ed ha quindi assunto quelle competenze e capacità che il ruolo favorisce, e sia per la scarsissima attività svolta nel corso del primo semestre. Ma forse, non per pensare male, è proprio questo il motivo di tale ritardo ed omissione, cercare di mascherare all’interno della dilatazione del tempo, una congenita incapacità di questa amministrazione all’operatività ed alla programmazione. Devo dire, comunque, che dopo avere letto attentamente le varie parti della relazione sono rimasta molto colpita dalla completezza della Parte prima (considerazioni preliminari) che in particolare nella parte dedicata agli obbiettivi strategici è degna di diventare un testo scolastico. Io stessa mi farò carico di divulgare la parte dove viene descritto analiticamente il significato di tutti gli acronimi come
PSES (piano sviluppo economico e sociale,
PTP (piano territoriale provinciale),
PSAV(piano strategico area vasta),
VAS (valutazione di impatto strategica),
POR (programma operativo regionale),
PIT (progetti integrati territoriali)
sia per erudire la gente comune sull’importanza di questi temi sia per spiegare agli stessi in cosa è impegnata l’amministrazione quando per due anni non riesce a fornire di cucine un Istituto scolastico come L’Abele Damiani di Marsala lasciando 200 studenti privi del loro diritto allo studio. In questa relazione il Presidente si è sforzato inoltre di giustificare la creazione della ormai famosa “cabina di regia” la cui giustificazione è un continuo imbarazzo per la sua Amministrazione e per il ceto dirigenziale ed impiegatizio della Provincia Regionale. Se da un lato non posso non apprezzare il lavoro svolto, mi si dice dal Dott. Galfano (che spero un giorno possa venire in aula a raccontarci le sue impressioni sulla vicenda), sull’accertamento dei residui passivi, non si spiega a che titolo si possa affermare che una Amministrazione, nella pienezza dei propri poteri, coadiuvata da una dirigenza da essa stessa avallata, possa necessitare di una ulteriore figura intermedia che fornisca(cito testualmente pag 5) “supporto e coordinamento per la formulazione degli atti di indirizzo e per il controllo della regolare attuazione di tali atti”.
Detta così potrebbe sembrare quasi normale, peccato che, con questa affermazione, abbiamo messo in discussione le capacità di proposizione dell’organo politico e le capacità gestionali della dirigenza. Se le cose stanno realmente in questi termini il Presidente deve spiegarci con quale logica assegna gli incarichi assessoriali e con quale criterio nomina i dirigenti. Ancora più grave: (pag. 8) “il nucleo in questione non ha fatto mancare il suo apporto per la verifica politico amministrativa di atti gestionali e di procedure di particolare rilevanza”. Significa che l’Amministrazione ha bisogno di qualcuno che suggerisca se ciò che state facendo è compatibile con la linea politica espressa nel programma? La questione si fa sempre più oscura e davvero preoccupante quando si legge che addirittura è stato creato un “ufficio di supporto per la verifica delle deliberazioni da proporre alla Giunta”. Sarebbe importante sapere quali comportamenti e quali atti ha posto in essere questa amministrazione per preoccupare il Presidente a tal punto da richiedere che un lavoro che normalmente è, in tutte le amministrazioni d’Italia, a carico della Dirigenza, del Segretario Generale, dei revisori, della Giunta ed in ultima analisi del Presidente stesso, venga svolto da figure terze che nulla hanno a che vedere con l’ordinamento vigente. A proposito: ma come è possibile che una persona in grado di scrivere tale relazione, ex Assessore Regionale agli EE.LL. abbia bisogno di qualcuno che gli dica se una delibera (proposta da un dirigente da esso stesso scelto) sia congrua dal punto di vista politico amministrativo? Quale ufficio potrà valutare lo stato confusionale che ha caratterizzato le crisi di questo scorcio di Consiliatura con tutte le revoche e le nomine, e la travagliata storia di questa amministrazione? Una relazione, quindi, che nella prima parte è ricca di buone intenzioni ed ottimi propositi puntualmente smentiti e disattesi dall’operato quotidiano. Come non apprezzare (pag.32) “il passaggio necessario da public government a public governance”? peccato che chi propone tale perla di gestione e trasparenza sia lo stesso che consente all’amministratore dell’Airgest di negare l’accesso ai documenti (dovuti per legge come sancito da diverse sentenze) richiesti dai consiglieri e di operare quella discutibile gestione delle assunzioni da parte di una società interinale che (e questo è documentato) prima ha operato le selezioni in aeroporto senza che fosse noto ad alcuno se non ai soliti “bene informati” e poi (dopo la pubblicazione dell’avviso sul sito dell’ente) non ha neppure proceduto ad intervistare soggetti altamente qualificati come laureati in lingue con conoscenza di 4 lingue. Di quale governance parliamo? Leges sine moribus vanae , la legge senza morale non serve a nulla. Questa andrebbe recuperata. La morale dovuta a chi vive in una provincia senza trasporti, con scuole fatiscenti, con il settore agricolo tragicamente in crisi, una sanità da disperazione, 1000 precari della scuola licenziati ed una Amministrazione Provinciale che, come una crisalide, si rintana dentro un bozzolo di uffici di supporto in attesa di diventare adulta.
E chissà mai se lo diventerà.