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15/12/2009 09:20:16

Castelvetrano: affidata al comune la collezione "Selinuntina" della famiglia Conigliaro

2007December2239Selinunte.jpg La collezione, che si compone di 42 pezzi, comprese 5 anfore, alcune statuette e diversi oggetti risalenti al periodo compreso tra il VI ed il IV sec a.C., era custodita dal Prefetto Agostino Conigliaro, scomparso circa due anni fa, che era il padre dell’ex-assessore comunale Marilena Conigliaro. L’alto funzionario prestò servizio come Commissario di Pubblica Sicurezza per ben 11 anni dal 1954 al 1965 e la città gli rimase particolarmente nel cuore, tanto da tornarci sempre con grande piacere anche quando venne nominato Questore a Catania, prima di andare in pensione come Prefetto. Memori di questa passione e di questo legame con la città i figli Antonio, Carlo e Marilena, alla sua morte, hanno deciso di avviare tutte le procedure di legge per far si che questi reperti che il Prefetto custodiva presso la sua abitazione palermitana, potessero essere esposti presso il locale museo civico. “ Sappiamo bene quanto nostro padre fosse legato alla città di Castelvetrano di cui parlava sempre con entusiasmo ed affetto- afferma Marilena Conigliaro- ed alla sua scomparsa abbiamo ritenuto di affidare alla città queste importanti testimonianze perché tutti possano godere di questi reperti. Voglio ringraziare il sindaco Pompeo per aver accolto la nostra proposta ed il vicesindaco Francesco Saverio Calcara ed il funzionario Mirella Cancemi per aver sapientemente seguito tutto l’iter burocratico”. Infatti, grazie alla sensibilità del responsabile della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Palermo, è stato possibile poter effettuare il trasferimento dei beni dal capoluogo al museo civico dove saranno custoditi. Il sindaco ha voluto altresì rendere un pubblico elogio alla famiglia Conigliaro: “ Ringrazio immensamente Marilena ed i suoi fratelli per aver voluto arricchire la nostra comunità grazie a queste importanti testimonianze del nostro passato- afferma Pompeo- il loro gesto dimostra una generosità fuori dal comune perché rinunciare a dei preziosi ricordi per far si che altri possano fruirne, denota una sensibilità ed una grandezza d’animo davvero encomiabile.”