Per Giulia Adamo, deputato regionale del Pdl - Sicilia, si tratta di una protesta "esagitata, che non mi convince fino in fondo". Perchè? "Abbiamo sbloccato tutta una serie di finanziamenti: dalla siccità del 2002 ad altri contributi, anche con anticipi rispetto al 2009 e con bandi nuovo. Chi protesta, deve protestare sul merito delle nostre iniziative, sui bandi che stiamo preparando, sulla trattativa con Bruxelles. L'Assessorato non ha bacchetta magica, ma si sta muovendo. Non si capisce perchè si urla in questo modo, qual è il senso di andare a Roma. Andare a Roma da chi? A che serve? Serve solo ad esacerbare gli animi".
Anche Carini, Sindaco di Marsala, è sceso in piazza a Roma. Adamo lo sa e aggiunge: "A capo della protesta degli agricoltori spesso ci sono persone che non hanno un ettaro di terreno". Le altre provincie invece si stanno organizzando per rispondere ai diversi progetti che la Regione ha preparato, sostiene Adamo: "Urlare è troppo facile. Invece l'intero sistema delle cantine va rimodulato. Io non vorrei che dietro questa protesta così ci fosse la paura del cambiamento. C'è un gruppo di persone che non vuole il cambiamento. C'è molta cattiva politica che fa solamente danni all'agricoltura".
Potete ascoltare l''intervista a Giulia Adamo qui:
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LUMIA. “Gli agricoltori siciliani sono al collasso, costretti a sopportare da soli il costo della crisi, la concorrenza spesso sleale dei mercati internazionali, le speculazioni commerciali della filiera, il deficit infrastrutturale nei trasporti”. Lo dichiara il senatore del PD Giuseppe Lumia in sostegno allo sciopero degli agricoltori che stamattina hanno protestato a Palermo davanti alla sede della Regione Siciliana.
“L’agricoltura – aggiunge Lumia – è un settore strategico per la Sicilia e per il Paese, da tempo trascurato. I governi nazionale e regionale devono sostenere gli agricoltori, come chiedono i sindacati, con provvedimenti forti e innovativi: congelamento dei debiti delle aziende agricole nei confronti dell'Inps; l'erogazione di aiuti per il ripianamento delle esposizioni; misure di sostegno alla produzione che soffre per il forte calo dei prezzi”.
“Allo stesso tempo – conclude il senatore del PD – bisogna adottare provvedimenti strutturali per promuovere e valorizzare la qualità delle nostre produzioni che rappresenta il valore aggiunto della nostra agricoltura”.
CIA. Una delegazione di agricoltori della Cia di Trapani parteciperà al sit-in organizzato da Cia e Confagricoltura a Roma davanti piazza Montecitorio.
Continua la mobilitazione di Cia e Confagricoltura Trapani che, dopo la manifestazione regionale del 19 ottobre scorso e le numerose iniziative provinciali, portando a Roma una corposa delegazione che intendono rimarcare lo stato di difficoltà dell’agricoltura trapanese e la necessità di interventi di immediata attuazione. Insoddisfatte della timida rivisitazione della legge Finanziaria in cui, dopo le molteplici manifestazioni e iniziative sindacali su tutto il territorio nazionale, è stato inserito – ancora in termini però insufficienti - il finanziamento del fondo di solidarietà e la proroga fino al 30 giugno 2010 della fiscalizzazione degli oneri previdenziali per le aree interne e svantaggiate, Cia e Confagricoltura insieme ai colleghi del resto d’Italia e al Copagri, chiedono con forza l’approvazione di disposizioni attuative delle delibere regionali sulla crisi di mercato, la proroga per tutto il 2010 e successiva stabilizzazione delle agevolazioni contributive per le zone montane e svantaggiate e il ripristino delle agevolazioni sul gasolio per il riscaldamento delle serre estendendo l’accisa zero a tutte le colture e riducendo al 4 per cento l’Iva sui carburanti utilizzati in agricoltura.
Tra le richieste di Cia e Confagricoltura spiccano poi il riconoscimento dello stato di crisi con sospensione del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali, gli incentivi per la promozione del prodotto italiano sui mercati esteri, la proroga di 18 mesi delle cambiali agrarie in scadenza al 31 dicembre 2009 e l’approvazione della legge nazionale che recepisca la decisione comunitaria di innalzare a 15 mila euro il tetto degli aiuti di Stato in regime di de minimis.
Per quanto attiene al Governo Regionale, sempre ché i partiti di maggioranza o meglio quelli che hanno vinto le elezioni, mettano da parte le loro beghe personali e di bottega e pensino seriamente a risolvere tutti i problemi ancora irrisolti, soprattutto l’applicazione delle circolari inserite nella finanziaria regionale dello scorso maggio relative al settore agricolo.
Inoltre, si chiede al Governo Regionale l’immediata applicazione della ripartizione delle risorse del settore vitivinicolo, OCM vino, affinchè gli agricoltori trapanesi possano beneficiare, in tempi immediati, dei premi previsti.
La CIA informa gli agricoltori che si è attivata presso l’AGEA per accelerare i pagamenti del 2008 e anticipo 2009 per la misura agro ambientale, relativa alla riduzione dei fitofarmaci ( per capire i famosi 420 euro per ettaro), come la misura 2.14. La nostra sollecitazione, conclude Pino Aleo – Presidente Provinciale – permetterà di potere ricevere questi premi entro la fine del mese, anche per dare un sollievo alle aziende agricole in sofferenza, visto che i Governi fino ad oggi non fanno nulla per sostenere la vera e grande economia provinciale.
TURANO. Il presidente della Provincia di Trapani, on. Mimmo Turano insieme alla delegazione dei Sindaci del territorio trapanese incontrerà a Palermo, il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo per discutere della grave crisi che sta attraversando il settore agricolo trapanese. “E’ necessario ed urgente che il governo regionale intervenga a favore degli agricoltori-ha dichiarato il Presidente Turano- i dati degli ultimi 5 anni che riguardano le produzioni agricole siciliane ed i relativi prezzi, soprattutto dell’uva da vino, dell’olio di oliva e del grano duro, sono a dir poco allarmanti, chiederemo domani al presidente Lombardo interventi urgenti”.