La mostra – installazione, curata da Antonella Ruggirello, nasce dall’idea di armonizzare l’aspetto visuale della fotografia, del movimento e della luce con la componente sonora, gestuale, testuale propria del teatro danza. Si realizza così, in “Abstractamente”, l’ideale inseguito dagli artisti della body art che nelle loro performance amavano mescolare pittura, fotografia, teatro, danza, musica, poesia, in una sorta di opera d’arte totale che coinvolgeva completamente lo spettatore, considerato parte integrante della performance.
Ancora una volta, come nell’arte più antica, i veri protagonisti sono loro, la luce e il movimento, da cui tutto nasce e si trasforma, segreto intimo delle cose stesse svelato grazie alla magia di un istante irripetibile.
“L’arte contemporanea riveste le sue creazioni d’una apparenza grandiosa,
monumentale, che sorpassa in questo senso tutto ciò che era stato concepito
dagli artisti del nostro tempo. Amo l’arte contemporanea perché amo
soprattutto la luce: tutti gli uomini la amano sopra ogni cosa, per questo
hanno inventato il fuoco.”
Apollinaire
Assia De Stefano
A cura di Antonella Ruggirello, l’intera mostra viene percepita come una installazione che, già a partire dalla performance del Cantiere dell’anima, si propone di unire i diversi media per diventare metalinguaggio.
Le trasparenze, i colori, il movimento, la musica, la parola recitata creano un continuum che, all’interno dello spazio espositivo, attraversa il tempo conservandone l’eco.
Compagna nella vita, come spesso nell’arte, Antonella riesce a fondere il proprio pensiero con quello di Antonello, pur conservando una propria individualità, tanto da non distinguere il punto di confine tra i due, in un dualismo che è unità.
Dal 1974, Antonell Incagnone, ha cominciato una esperienza artistica che nel corso degli anni mi ha condotto a sperimentare varie forme espressive (misca, pittura, scultura-come assemblaggio di pezzi di recupero, scrittura, poesia, fotografia, video, danza e teatro.
"Credo di poter affermare, senza falsa modestia, - dice - di aver acquisito un patrimonio culturale che mi ha consentito di passare dalla registrazione di concerti live alla realizzazione di cdrom, dalla scrittura di prosa e poesia alla fotografia e videoarte, senza soluzione di continuità tra i vari campi espressivi." Ha collaborato con compagnie teatrali e di danza del territorio (ad esempio Moto Armonico tra l'altro lo spettacolo Opus3 ha rappresentato l'Italia a RomaEuropa 2000) e con ArtPerformer come Paola Lo Sciuto allo spettacolo Caligola 2000.
Ha diretto laboratori di teatro-scuola, collaborato con riviste specializzate (La Sicilia Ritrovata 2005), ho realizzato videoproiezioni per il teatro (Il cavaliere dalla trista figura -Compagnia LunaeDie 2005).
Con l'avvento della fotografia digitale incomincia un nuovo corso che lo porta già nel 2005 ad affiancarsi ad altri fotografi trapanesi per un omaggio alla città allestendo una installazione nei locali della locale Agenzia delle entrate per Telethon e nello stesso anno ad una esposizione, anche virtuale, con Pietro Barbera.
Sempre nel 2005 collabora ai primi due numeri della rinnovata "La Sicilia Ritrovata" per le edizioni Giuffrè di Trapani realizzando anche le copertine della Rivista, nonchè con una locale rivista di prosa "Musculus d'Assalto" con fotografie e illustrazioni digitali.
Nel 2006 pubblica con la Fisac/CGIL di Trapani un libretto dedicato alla città con scritti di Antonella Ruggirello (mia moglie) che si merita anche un'articolo scritto da Salvatore Mugno sulla Sicilia.
Nel 2007 Antonella Ruggirello cura la sua prima personale "Moto d'Aria" presso il Palazzo della Vicaria, realizzata come installazione che riscuote un discreto successo di pubblico.
Ad Erice, lo stesso anno, stavolta con interveti pittorici di Antonella su sue fotografie viene allestita in'altra mostra installazione dal titolo V.O.P. Very Ordinary Person.
Ha anche curato nel corso della sua vita professionale, poichè di professione è dipendente di Banca Nuova (ex banca del Popolo di Trapani), campagne promozionali e design di carte di credito.
Nel 2008 ha firmato come coregista, sempre insieme alla moglie, un lungometraggio prodotto dagli Amici della Musica di Trapani dal titolo "Tutto è fin troppo chiaro" scritto ed interpretato da Francesco Mercadante, conla partecipazione del pianista Armando Calabrese.