E sebbene il governatore della Regione abbia frenato all'ipotesi lanciata dal sottosegretario con delega al Cipe (una giunta guidata da Lombardo con l'appoggio del Pd) la tensione resta alta e l'intervento del premier e dello stato maggiore del partito appare inevitabile.
MICCICHE'. Intervistato ieri da Il Riformista Miccichè ha dato per quasi certa l'ipotesi di un governo di minoranza del Pdl e dell'Mpa che goda dell'appoggio esterno del Pd. Dopo aver spaccato il Pdl in Sicilia e aver fatto esplodere due crisi in Regione in meno di sei mesi, Gianfranco Micciché apre al Pd. «Io con loro ho contatti già da qualche tempo. Ma se si vuole far qualcosa per la Sicilia, non può farla solo Micciché».
Il Pd è d’accordo a un appoggio esterno?
Pezzi del Pd, assolutamente. Pezzi da novanta.
Chi ha incontrato?
Cazzi miei.
Ma così è troppo facile…
Ho incontrato chi governa effettivamente il partito in Sicilia. All’incontro c’era pure Michele Cimino, assessore regionale del governo Lombardo. Può bastare?
Ma non è un po’ blasfema questa riedizione del milazzismo cinquant’anni dopo?
E perché? I partiti della coalizione originaria sono tutti fuori dal governo oggi. Quando è stato eletto Lombardo, in Sicilia era appoggiato da tutto il Pdl e dall’Udc. Oggi nella coalizione di governo non ci sono più i partiti della maggioranza di due anni fa. E non ci sono neppure i partiti nazionali del centrodestra.
LUPO.«Lombardo dica chiaramente se intende chiudere l’esperienza del centrodestra, non è Miccichè a dare indicazioni politiche». Il segretario regionale del Pd in Sicilia, Giuseppe Lupo, replica così al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianfranco Miccichè che dice che un accordo del Governatore Raffaele Lombardo con il Pd «eviterebbe il ribaltone».
Miccichè si dice anche certo che «non ci sarà una maggioranza fatta da Pdl, Mpa e Udc» e ribadisce il sì «a un governo di minoranza, composto da Mpa e Pdl-Sicilia, con l’appoggio esterno del Pd: un esecutivo per le riforme, di connotato più tecnico che politico». «Mi risulta che il Presidente della Regione sia Lombardo e non Miccichè - dice ancora Lupo - E deve essere proprio Lombardo a spiegarci, nelle sedi istituzionali, cosa intende fare, se vuole chiudere l’esperienza della maggioranza. Per noi è molto importante saperlo».
«Forse Miccichè - prosegue Lupo - dimentica che non è lui a essere stato eletto dal popolo Presidente della Regione - quindi può continuare ad esercitarsi con opzioni politiche fantasiose, Lombardo invece ci dica se intende revocare gli assessori, figli della maggioranza dissolta - su sua stessa ammissione - e solo allora valuteremo il da farsi».
«Lombardo - dice ancora il segretario del Pd in Sicilia - è stato più cauto nei giorni scorsi, nelle interviste dice e non dice. In sostanza è fermo alle dichiarazioni fatte mercoledì scorso in aula. Per noi vale quello che dice in sede istituzionale. Ribadisco che non è Miccichè a dare indicaiozni politiche».
«Posso affermare che noi del Pdl-Sicilia siamo al momento l’unico argine alle tentazioni di un ribaltone e all’eventualità che si torni alle urne, con Lombardo candidato del centrosinistra - dice invece Miccichè sul suo blog - Sarebbe una disgrazia e tale la considera anche Berlusconi, che ho visto in questi giorni e che mi ha dato come unica indicazione quella di evitare che Lombardo vada a sinistrà’.
«Ma il problema - dice Miccichè - è che ci sono presidenti del Senato, ministri e coordinatori regionali che stano spingendo lì il governatore. Alfano abbia il coraggio di far rimuovere Giuseppe Castiglione dalla guida del partito nell’Isolà’. «A noi interessa solo che Lombardo ci dica cosa intende fare...».
CASTIGLIONE. "Nella tarda mattinata di ieri ho ricevuto una telefonata cordiale e molto fruttuosa dal presidente della Regione Raffaele Lombardo. Il nostro obiettivo e' quello di varare un governo forte per il futuro della Sicilia e credo possano esserci le condizioni per un nuovo governo che punti a realizzarlo. Per noi resta di assoluta importanza l'impegno verso i nostro elettori. Mentre altri, hanno fatto ragionamenti su alleanze 'ondivaghe' noi resteremo sempre il partito delle responsabilita' con l'obiettivo principale, ribadisco, di rafforzare il patto di lealta' con gli elettori". Cosi' il co-coordinatore del Pdl in Sicilia, Giuseppe Castiglione in merito al possibile riavvicinamento tra l'Mpa ed i 'lealisti' del Pdl all'Ars.
"Credo non appartenga alla realta' -ha aggiunto Castiglione- l'ipotesi di un governo regionale con l'appoggio esterno del Pd". Alla domanda sulla posizione dell'Udc l'esponente del Pdl si augura infine "una maggioranza che possa essere quanto piu' ampia possibile per realizzare un programma impegnativo. Su questo, pero', la decisione spetta al governatore".