E' quanto si legge oggi su 'Ffwebmagazine, il giornale online della fondazione Farefuturo. ''Fare lo stesso oggi con Saviano, rifiutarne il confronto, non riconoscendogli il suo di valore di intellettuale, che ovviamente ha un suo pensiero sul mondo ma che mai, a oggi, ha messo in secondo piano l'importanza di una lotta comune alle mafie senza separazioni ideologiche, sarebbe buttare via un simbolo italiano vero''.
''Sarebbe preferire il grigio a una fotografia a colori di un paese senza più mafie'', prosegue l'articolo che elogia le parole di Roberto Maroni sullo scrittore anticamorra e ricorda, al contrario, ''le interviste in cui ragazzi campani accusano Saviano di essere in buona sostanza un traditore, sentire politici e commentatori svilire l'importanza del suo ruolo''.
Una cosa che ''sconforta'', scrive Giovanni Marinetti. ''È segno - riflette - che ancora tanto si deve fare, che l'immaginario mafioso-camorristico in certe terre è ancora un riflesso pavloviano da correggere e sconfiggere. È un pensiero da liberare, con ogni sforzo''.
''Così come superare la logica politica su certi temi - rimarca il giornale on line della fondazione Farefuturo - è un vizio presentissimo, un eterno errore stucchevole, un gioco al massacro in cui a perdere sono sempre quelli che stanno peggio. E il colore non c'entra, perché poi tutto diventa nero come il lutto, rosso come il sangue, e buonanotte a tut