Chiede con forza la definitiva revoca del Decreto Dirigenziale con il quale l’Assessorato Regionale T.A. ha autorizzato tale attività, ponendo peraltro fine al precedente Decreto di sospensione temporanea.
Per quanto mi riguarda, - ha sottolineato il Presidente Peppe Poma chiudendo la riunione - nel ringraziare per l’attenzione prestatami, desidero ribadire che questa Presidenza e questo Consiglio Provinciale, nell’ambito delle proprie prerogative istituzionali, rimangono disponibili ad ogni forma di possibile collaborazione che possa servire, in sinergia con l’Amministrazione Provinciale ed il Comune di Mazara, a fare rispettare la volontà popolare che è quella, lo sottolineo ancora una volta, di dire “NO” allo scarico dei fanghi di depurazione da parte della distilleria Bertolino.
Raccolgo – ha inoltre affermato il Presidente del Consiglio Provinciale – l’appello alla unità di intenti e di azioni che è venuto dall’aula e, nel ritenere positivo il lavoro svolto da questa assemblea, dall’Assessore alla Tutela Ambientale di questa Provincia, Francesco Regina, al quale il Presidente Turano ha dato piena delega di rendersi promotore di ogni azione al riguardo, in ragione dell’importanza della questione, anche in vista di un prossimo incontro con il Presidente della Regione Siciliana in occasione di un prossimo incontro, mi fanno ben sperare i contenuti della nota fattami pervenire dallo stesso Presidente della Provincia dove afferma che la problematica relativa alla distilleria Bertolino è oggetto di particolare attenzione dell’Amministrazione Provinciale, intenzionata ad affrontarla, per quanto di competenza, ad ogni livello, istituzionale e non, al fine di far valere le giuste rivendicazioni del territorio.
Allo stesso modo – ha detto ancora il Presidente Poma – mi fanno essere fiducioso anche le parole del vice Sindaco di Mazara del Vallo, Giovanni Quinci, circa l’impegno dell’Amministrazione Comunale di quella città a contrastare con ogni mezzo, sia tramite ricorso gerarchico, che in ogni caso credo vada fatto, sia mettendo in moto ogni necessaria azione di natura politica.
L’obiettivo comune ora deve essere – ha concluso Peppe Poma – la predisposizione di una delegazione unitaria che vada a Palermo per incontrarsi i vertici della Regione Siciliana ed ottenere la revoca definitiva del provvedimento che autorizza lo scarico dei fanghi della “Bertolino” nel territorio mazarese.
Il dibattito di ieri sera ha fatto registrare, nell’ordine, gli interventi, oltre che del Presidente del Consiglio Provinciale e del vice Sindaco di Mazara del Vallo, Peppe Poma e Giovanni Quinci, dell’Assessore Prov.le alla Tutela Ambientale, Francesco Regina, di Giampiero Giacalone (Consigliere Provinciale del PD – primo firmatario della richiesta di convocazione della seduta consiliare straordinaria ed aperta), di Giuseppe Peraino (PDL - Presidente della Commissione Territorio e Ambiente della Provincia), di Andrea Burzotta e Duilio Pecorella (entrambi Consiglieri Prov.li del PDL), del Prof. Giacomo Anselmo (Legambiente – Mazara), del capo del Gruppo Misto al Consiglio Provinciale, Giuseppe Ortisi, del Presidente del Consiglio Comunale di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione, del Consigliere Prov.le dell’UDC, Silvano Bonanno, del Presidente del Consiglio Comunale di Mazara del Vallo, Pietro Marino, di Davide Palermo (Consigliere Prov.le del PDL), dei Consiglieri Comunali di Mazara del Vallo, Giacomo Mauro e Giuseppe Tumbiolo, dell’On. Toni Scilla (Deputato all’Assemblea Regionale Siciliana del PDL).
Tutti gli intervenuti, sia pure con diverse sfumature, hanno espresso preoccupazione per l’allarme sociale suscitato dalla improvvida emissione del citato decreto del 6 novembre scorso del Dirigente Responsabile del Servizio 5 – Rifiuti dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, che l’utilizzo dei fanghi di risulta dell’attività della distilleria Bertolino (che peraltro ha sede e opera a Partitico) mal si concilia con la salvaguardia dell’ambiente e del territorio mazarese da tempo vocato al turismo e che l’area di C/da San Nicola (sita fra i comuni di Mazara e di Campobello) risulta inclusa nell’elenco di fogli di mappa redatto dalla Regione, dove ricadono le zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, mentre a poche centinaia di metri dall’area in questione esistono pozzi per l’approvvigionamento idrico della Città di Mazara del Vallo, con altissimo rischio quindi per la salute pubblica. Inoltre, è stato evidenziato che il lotto della ditta Bertolino si trova nell’area di influenza protetta (ZPS) che costituisce un prezioso habitat naturale e che lo stesso lotto è contiguo ad una vasta zona di interesse comunitario (Sic) su cui grava il vincolo delle Cave di Cusa.