Romano, quindi, ricorda che ''l'Udc ha chiesto una cosa molto semplice: che si azzeri la giunta e che venga ripristinata la coalizione che ha vinto le elezioni. In caso contrario il ricorso alle urne sarebbe la cosa piu' civile e democratica da fare. Confidiamo in un sussulto di dignita' politica da parte del presidente della Regione. Ma su questo siamo pessimisti''.![](http://static.blogo.it/polisblog/pdsud.jpg)
''Se Lombardo vuole cercare maggioranze variabili in Aula per continuare a governare alla giornata e' liberissimo di farlo, ma se non vuole tradire il mandato elettorale e amministrare la Sicilia con un progetto ambizioso e di lunga durata , deve ricostituire la maggioranza uscita dalle urne''. A dichiararlo e' Salvino Caputo (Pdl), presidente la Commissione Parlamentare Attivita' Produttive dell'Ars.
''Vi sono parlamentari - ha continuato Salvino Caputo - che cercano di spingere Lombardo verso altre posizioni, soltanto per salvaguardare posizioni di potere e certamente non per amore della Sicilia. Ogni composizione della crisi diversa dalla formazione della compagine Udc, Pdl ed Mpa e' soltanto velleitaria e condannerebbe la Sicilia alla precarieta' amministrativa ed alla instabilita' politica''.
La ricerca di un’intesa su un programma di alto profilo che rispecchi e integri il progetto riformatore presentato ai nostri elettori un anno e mezzo fa è il miglior modo di affrontare e tentare di risolvere la crisi. PdL-Sicilia ha sempre sostenuto questa tesi e non possiamo che accogliere favorevolmente la scelta del governatore Lombardo di seguire la strada che abbiamo indicato da tempo. Poniamo solo una condizione: si lavori attorno ad un programma di riforme strutturali coerente e fattibile, senza però cedere a compromessi al ribasso solo per continuare a vivacchiare in attesa del prossimo e decisivo scossone”. Lo afferma il capogruppo di PdL-Sicilia all’Assemblea regionale siciliana Giulia Adamo.
“La Sicilia - sottolinea Adamo - ha bisogno di un esecutivo forte e supportato da una maggioranza coesa e ben identificabile. Il tempo dei sotterfugi e dei distinguo è terminato, chi punta - continua - a destabilizzare con manovre poco chiare l’assetto istituzionale voluto dai siciliani è destinato all’oblio. Il momento impone scelte decise e coerenti anche attraverso l’ipotesi di una ulteriore scomposizione delle rappresentanze politiche in parlamento. Sostenere il rilancio della Sicilia - conclude Adamo - è il bene superiore al quale tutto deve sottostare”.