E’ stato sufficiente attestare fatti e situazioni non corrispondenti al vero sulla domanda di contributo, redatta nella piena consapevolezza delle responsabilità, anche penali, cui si può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci, per trarre in inganno il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali di Roma e beneficiare, indebitamente, di un’elargizione gravante sullo “S.F.O.P.” (Strumento Finanziario di Orientamento della Pesca, ora F.E.P. – Fondo Europeo per la Pesca), un fondo strutturale dell’Unione Europea finalizzato ad incentivare la competitività delle strutture operative nazionali ed a migliorare l’approvvigionamento e la valorizzazione dei prodotti della pesca e dell’acquicoltura.
Autore della truffa, un imprenditore, Della Monica Pasquale, di anni 51 residente a Nocera Inferiore (SA), amministratore unico e legale rappresentante della “Ligny Pesca S.r.l.”, con sede in Trapani, esercente l’attività di pesca marittima.
Il contributo, riscosso nel mese di gennaio dell’anno 2006, è stato utilizzato per la costruzione di un peschereccio di notevole dimensioni, grazie all’elargizione dell’erogazione pubblica sopra descritta.
Dalle indagini poste in essere, è emerso che l’imprenditore ha attestato, sulla domanda di contributo, cha la propria società, di stanza a Trapani, ha ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, un nulla osta per la costruzione di una nuova imbarcazione in sostituzione di un’altra specificamente individuata ed offerta in ritiro.
Gli accertamenti esperiti hanno, invece, consentito di appurare che il nulla osta era stato concesso ad altra compagine societaria e che l’imbarcazione offerta in ritiro era di proprietà di quest’ultima.
In particolare, la società amministrata dall’indagato, contrariamente da quando attestato sulla domanda di contributo, non ha mai ottenuto un nulla osta per la costruzione di una nuova imbarcazione, né tanto meno è stata proprietaria di un peschereccio da offrire in ritiro.
Peraltro, gli accertamenti svolti hanno, inoltre, consentito, di acclarare che l’imbarcazione offerta in ritiro è stata confiscata in Croazia nel lontano 1994, ovvero in epoca di gran lunga antecedente a quella in cui è avvenuta la costituzione, nell’anno 2001, della società in argomento.
Il Sig. Della Monica Pasquale è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani per falso in atto pubblico, truffa aggravata in danno dell’Unione Europea e dello Stato ed uso di atto falso, quest’ultimo consistente in una falsa perizia redatta da un professionista di Salerno anch’esso segnalato alla predetta A.G.
I fatti sono stati anche segnalati alla Procura Regionale presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Regione Sicilia di Palermo per il procurato danno erariale pari ad Euro 904.000,00 corrispondente all’ammontare del contributo indebitamente percepito.