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24/11/2009 11:15:14

I Comuni Elimo Ericini entrano a far parte del Parco delle Egadi

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Tradotto in concreto: ciascun comune dovrà indicare le priorità in direzione della propria strada di sviluppo economico perché «il parco – ha continuato Milone – è strumento dinamico, non statico, indirizzato non a fotografare l’esistente ma a guardare al futuro partendo dalle tradizioni del nostro territorio; allo stesso modo di uno strumento urbanistico che non deve solo registrare il presente ma il divenire di un territorio, il che è il fine sociale di ogni programmazione».

«Con questa riunione – ha detto il sindaco di valderice Iovino – abbiamo posto una solida base di concretezza alle azioni future in direzione dell’istituzione del parco e ciò lo si legge anche nelle qualificate presenze». C’erano quattro sindaci su cinque dell’Unione dei Comuni: Camillo Iovino (Valderice), Mario Pellegrino (Custonaci), Biagio Martorana (Paceco), Luca Gervasi (Buseto Palizzolo). Assente ma pienamente in linea con la volontà di adesione al parco il sindaco di San Vito Lo Capo, Matteo Rizzo. E poi c’erano anche gli altri due sindaci che costituiscono l’antico territorio dell’agro ericino: Giacomo Tranchida (Erice) e Marzio Bresciani (Castellammare del Golfo), entrambi convinti della necessità di ampliare l’area del parco che dalle prime riunioni convocate da ministero e regione sembrava potesse essere limitato alla partecipazione dei comuni di Trapani, Marsala, Erice, Paceco, Favignana e Provincia Regionale. Molti i gli assessori e anche alcuni consiglieri comunali oltre al presidente della Commissione Ambiente del Consiglio Provinciale, Giuseppe Peraino e del consigliere componente la commissione Piero Russo.

«Certo – ha affermato Milone – considerato che il sistema parco serve per unire non per dividere, un parco metropolitano che racchiude 300mila abitanti su 450mila della provincia è una sfida anche perché impone di mettere in correlazione il sistema pubblico ed il sistema privato attraverso un processo di pianificazione virtuoso destinato a disciplinare l’uso razionale delle risorse del territorio. Abbiamo però l’imperativo di arrivare entro la fine dell’anno, abbiamo il consenso e l’adesione di tutti i comuni, dobbiamo amplificare la nostra operatività e quindi passare nell’immediato ad un tavolo tecnico».

Il senatore Antonio d’Alì, presidente della Commissione Ambiente del Senato e presentatore con altri dell’emendamento che nella finanziaria del 2007 favorì l’attivazione del collegato che con decreto istituì quattro parchi in Sicilia (Pantelleria, Monti Iblei, Eolie, Egadi e litorale trapanese) ha posto l’accento sulla «redazione del regolamento che deve essere esitato contestualmente al decreto istitutivo del Parco affinché le attività economiche nel territorio siano armonizzate con la gestione del parco e non prevalgano esclusivamente gli aspetti vincolistici. L’Ente gestore avrà funzione di dialogo con gli enti locali e di coordinamento anche con gli strumenti urbanistici».

Aspetto, quest’ultimo, sottolineato anche dal sindaco Pellegrino, che ha indicato la necessità «di fare convivere il parco con il bacino marmifero e le attività estrattive, perché altrimenti il parco non potrebbe essere accolto dalla popolazione di Custonaci».

Il sindaco di Buseto, Gervasi, ha ricordato che con la stessa attenzione della fascia costiera bisognerà regolare le attività nell’entroterra. «Dobbiamo essere coscienti – ha inoltre concluso Gervasi – che i nostri piani regolatori vanno uniformati, e chi non ha piano regolatore è ben cominci a programmarlo nell’ottica di una visione più generale».

Con lo stesso spirito, di uniformità regolamentare, Bresciani, nel confermare all’assessore la piena adesione al progetto ha anche sollecitato «l’istituzione dell’area marina protetta dello Zingaro; perché senza protezione a mare lo Zingaro perde un po’ il suo significato».

Il Presidente della Provincia Regionale, Girolamo Turano, ha assicurato il ruolo di coordinamento sovra comunale. Era presente infatti anche l’ingegnere Alessandro Putaggio, responsabile per la Provincia della redazione del Piano Territoriale Provinciale in seno al quale il Parco dovrà essere “calato”.

Per gli aspetti specialistici che verranno portati al prossimo tavolo tecnico c’era il capo di gabinetto dell’Assessorato Territorio ed Ambiente, Saverio Criminna che ha accolto la proposta dell’impiego del “manuale di zonizzazione dei parchi” in uso al Ministero per l’Ambiente per delineare i criteri generali di individuazione dell’area di parco. La richiesta formale di adesione al Parco delle Egadi e del litorale trapanese verrà formalizzata nei prossimi giorni alla Regione Siciliana ed al Ministero per l’Ambiente.

 

 



EA2G | 2024-12-23 14:54:00
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