Si aperta oggi, davanti al Gup di Marsala Sergio Gulotta, l'udienza preliminare nei confronti degli unici due indagati: Jessica Pulizzi, 22 anni, che all'epoca era minorenne, sorellastra di Denise, e il suo ex fidanzato Gaspare Ghaleb, un giovane tunisino che è accusato solo di false dichiarazioni ai Pm mentre la ragazza deve rispondere di sequestro di persona. Piera Maggio non ha dubbi, sono loro i responsabili della scomparsa della bambina: "ho sempre pensato a queste due persone" come ai colpevoli, a "una vendetta familiare, una ripicca per la nascita di Denise", ricorda. "Ho pensato subito a Jessica perché - accusa - ci sono stati dei precendenti. Prima del rapimento di Denise mi aveva squarciato le ruote della macchina, poi abbiamo avuto un incendio al negozio e non si sa ancora chi é stato. E ci sono stati anche degli attacchi verbali per strada". Ora, continua, "mi auguro che si riesca a far parlare queste persone", chi "vuole dimostrare la propria innocenza si mette a disposizione, invece loro due si sono sempre avvalsi della facoltà di non rispondere".
L'intenzione dell'accusa era di chiedere di integrare questa ipotesi di reato con la norma varata nel luglio scorso all'interno del Pacchetto sicurezza, che prevede la condanna fino a 15 anni di carcere per il sequestro di minori che hanno meno di 14 anni e l'ergastolo in caso di morte del bimbo. Piera Maggio confida che i responsabili possano essere giudicati per un reato specifico, quello di sequestro di minore, che prevede pene aggravate rispetto a quelle originariamente previste dal codice, fino all'ergastolo nel caso della morte del bambino rapito. La sua battaglia l'ha giocata anche su questo fronte, chiedendo assieme alle associazioni dei genitori di bambini scomparsi condanne pesanti ma anche sconti nel caso che i responsabili collaborino al ritrovamento della vittima: "Voglio che paghino per la mie sofferenza, ma la priorità è trovare mia figlia".
I genitori di Denise, Piera Maggio e Tony Pipitone, avevano deciso di costituirsi parte civile attraverso il loro legale, l'avvocato Giacomo Frazzitta che ha preannunciato la richiesta di un maxi risarcimento da parte della mamma della bimba. Anche il padre naturale di Denise, Piero Pulizzi, ha annunciato una settimana fa la sua intenzione di costituirsi parte civile nei confronti della figlia indagata. "Una decisione sofferta - ha spiegato - che devo a Denise, per arrivare finalmente alla verità. Non sto accusando nessuno ma se ci sono dei colpevoli devono pagare". Agli atti dell'inchiesta, condotta dalla Procura di Marsala, figurano numerose intercettazioni telefoniche e ambientali. In una di queste, effettuata negli uffici del commissariato di Mazara del Vallo dieci giorno dopo il rapimento della bimba, Jessica dice rivolgendosi alla madre, Anna Corona: "A casa cia purtai (l'ho portata a casa ndr)". In un'altra intercettazione, fatta ascoltare per la prima volta lunedì scorso nel corso della trasmissione di Raitre "Chi l'ha visto?", si sente la voce di una bimba e quella di una donna che le ordina: "Stai zitta". Un'intercettazione che l'avvocato Giacomo Frazzitta, invita a valutare "con cautela". Il legale dei genitori di Denise ha invece sollecitato più volte la Procura ad approfondire il filone relativo ad alcune intercettazioni che confermerebbero lo spostamento di una delle persone coinvolte nelle indagini, avvenuto la notte del primo settembre, da Mazara del Vallo a Palermo. Anche per questo motivo il penalista si è opposto alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura in relazione a questo filone di indagine che al momento è ancora contro ignoti. Nel corso dell'udienza preliminare il gup dovrà pronunciarsi anche su questa richiesta.
"Denise è viva. E un giorno riuscirò a trovarla". Piera Maggio, mamma della piccola scomparsa a Mazzara del Vallo, non è stanca di combattere e vuole che chi le ha portato via sua figlia, "quei vigliacchi" che in udienza vuole guardare negli occhi, paghino, perché, dice, "un danno immenso è già stato fatto. Non riavrò mai la Denise di cinque anni fa: sarà una bambina cui é stato tolto il suo ambiente e l'amore che riceveva e che dava a noi, e questo nessuno potrà ridarcelo".