Per questo - si legge ancora - l'alleanza con l'Udc non si puo' fare, almeno con quell'Udc che si ostina a difendere il vecchio sistema, dalla sanita' alla burocrazia, dai rifiuti all'acqua, all'energia".
"Pure con Lombardo dobbiamo essere chiari e netti - prosegue l'esponente del Pd -: la sua alleanza col Pdl ha fallito. Ci sono anche qui due modi per reagire. Un modo furbino e' quello di scatenarsi contro Lombardo perche' si vuole mantenere lo status quo, i vecchi centri di potere, l'attuale sistema politico; facendo, magari, del Pd lo strumento per tenere in piedi l'armonia del Pdl, del centrodestra e preferendo stare ai margini a lucrare consociativismi".
"Un'altra idea e' quella di sfidare Lombardo in modo trasparente sulle innovazioni, sulle riforme, sul grande cambiamento. Dobbiamo - conclude la nota - essere pronti a lanciare una grande sfida alla Regione con proposte dirompenti, di alto profilo. Come dobbiamo essere pronti a organizzare il Partito in modo radicalmente diverso dallo schema mediocre con cui si e' organizzato: balcanizzato in capi corrente, subalterni a Roma e lontani dal territorio''.