Il motivo della chiusura è stato la mancanza di energia elettrica, staccata perché la società di gestione che ha rilevato la struttura qualche tempo addietro, la Partecipazioni Alberghiere Friulane, con sede a Roma, non ha pagato le relative bollette. Lo sfogo dei dipendenti è amaro: “Abbiamo continuato a prestare il nostro servizio perché comunque vedevamo che l’attività era notevole, il lavoro c’è sempre stato e non abbiamo mai avuto mancanza di clienti o di interesse, ma nonostante questo, l’amministratore di fatto della società non ci ha più pagati dal gennaio 2009, e siamo riusciti a recuperare qualcosa soltanto grazie ai giudici, ai due decreti ingiuntivi avviati e agli avvocati cui ci siamo rivolti, Walter Renda e Renato Salemi. L’albergo – aggiungono – era stato rilevato nel 2006 da una cordata romana, che però aveva verificato debiti enormi per circa 3 milioni di euro; poi le quote societarie sono passate all’attuale società di gestione e fino al novembre 2008 andava tutto benissimo; dopo purtroppo sono iniziati i problemi e adesso sinceramente siamo al collasso, dieci famiglie in attesa di quanto dovuto, sempre alle prese con problemi economici e pratiche da portare avanti”. Gli stessi dipendenti sono in procinto di rivolgersi nuovamente ai loro avvocati in attesa di conoscere il da farsi per tutelare il loro posto di lavoro ma chiedere anche l’istanza di fallimento: sembra, comunque che ci siano delle società ancora interessate a rilevare l’Hotel delle Palme, e quindi una possibilità di rilancio dell’accogliente albergo e di integrazione al lavoro dei dieci dipendenti.