Oggi alle 17,30 l'appuntamento è alla «Vicaria», oltre agli autori interverranno il questore Giuseppe Gualtieri, il capo della Mobile, Giuseppe Linares, Margherita Asta, coordinatrice di Libera ed i giornalisti Rino Giacalone e Petra Reski. Domani alle 18 la presentazione è prevista presso la libreria Mondadori di Marsala, in questa occasione tra gli interventi ci saranno anche quelli del sindaco Carini, di Salvatore Inguì di Libera e del magistrato Andrea Tarondo (coordinamento del dibattito affidato a Barbara Lottero).
La parte siciliana del libro è sviluppata sulla città di Trapani. Racconta della violenza mafiosa e della caparbietà di chi, da diversi fronti, è impegnato a combatterla. I riflettori sono puntati sul lavoro investigativo della Squadra Mobile, e sulla ricerca del latitante Matteo Messina Denaro. C'è anche il racconto (inserito nel dvd allegato al libro) dell'imprenditore Nino Birrittella, uno dei «fidati» della cupola mafiosa oggi dichiarante in diversi processi di mafia. «Io avevo un ruolo apicale nella gestione della “famiglia” di Trapani fino al mio arresto, nel novembre del 2005 – racconta Birrittella – la mafia si sedeva al tavolo con il politico di turno per la spartizione dei lavori».
Il sistema mafia è spiegato anche dalle parole degli investigatori, come il capo della Mobile, vice questore Giuseppe Linares: «Messina Denaro – dice – rappresenta l'anello di sintesi di un modo antico di essere mafioso. Ma è riconosciuto come l'uomo nuovo, quasi come una divinità». C'è poi la parte del racconto affidato alla penna dei cronisti, come il giornalista Rino Giacalone che descrive il contesto sociale della città, tra mafia, massoneria e politica spesso costituenti un pericoloso unicum. Il libro è introdotto da due presentazioni, firmate dal giornalista Franco Di Mare, inviato della Rai, e da don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Contiene, inoltre, gli interventi della scrittrice Dacia Maraini e del procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso.