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12/11/2009 06:45:54

Arrestato il trafficante di droga Antonino Martino. Ecco foto e dettagli

Condannato in primo grado a 14 anni di reclusione, e' ritenuto a capo di un gruppo criminale, di cui facevano parte esponenti di spicco della famiglia mafiosa di Mazara del Vallo che avrebbe avviato un traffico di cocaina tra l'Italia e la Spagna.

 

Ecco la foto dell'incontro a Brescia tra Martino e Salvatore Anteri, altro indagato dell'operazione Eldorado.

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L'operazione si è avvalsa della collaborazione del  Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e dalla Polizei Inspektion di Hannover.
Condannato in primo grado a 14 anni di reclusione, il ricercato sarebbe stato a capo di un gruppo criminale, di cui facevano parte esponenti di spicco della famiglia mafiosa di Mazara del Vallo che, con l’avallo di “cosa nostra”, avrebbe avviato un ingente traffico di cocaina tra l’Italia e la Spagna.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, nel febbraio 2008 avevano già portato all’arresto di 14 persone; in quell’occasione MARTINO si era reso irreperibile.
Nel corso di quell’operazione, denominata “EL DORADO”, erano state sequestrate due grosse piantagioni di cannabis indica, per un totale di oltre 2000 piante destinate a produrre più di 120.000.000 di dosi medie. Era stato accertato, inoltre, che gli affiliati avevano aperto dei canali di traffico di cocaina con la penisola iberica ed il Marocco ed avevano avviato la produzione nelle campagne di Mazara del Vallo di ingenti quantità di stupefacenti all’interno di piantagioni-bunker, opportunamente protette per impedire l’osservazione e l’accesso alle Forze dell’Ordine.
L’organizzazione criminale disponeva anche di armi ed operava con il beneplacito di cosa nostra mazarese.
Dei quindici destinatari dei provvedimenti restrittivi, tre erano sfuggiti all’arresto. Due di loro, ANTERI Salvatore ed INGARGIOLA Mario, furono catturati a Palermo e Mazara del Vallo dai militari dell’Arma dopo alcuni giorni di ininterrotte ricerche; MARTINO riuscì invece a far perdere le proprie tracce.
Alla localizzazione del MARTINO si è giunti grazie ad una complessa ed articolata attività d’indagine, condotta dai militari del Reparto Operativo di Trapani sotto la direzione del Procuratore Aggiunto della D.D.A. di Palermo, d.ssa Teresa Maria Principato, e del Sostituto Procuratore dr. Pierangelo Padova.
Già da alcuni mesi i Carabinieri, grazie ai prolungati servizi di osservazione e pedinamento ed alle complesse attività tecniche, erano sulle tracce del latitante: la svolta nelle indagini si è avuta nelle ultime quarantotto ore, quando gli investigatori hanno acquisito elementi certi circa l’esatta località in cui  MARTINO si era rifugiato.
L’operazione ha dimostrato, ancora una volta, la validità del modello operativo adottato dai Carabinieri di Trapani che, in sinergia con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, a pochi mesi dalla cattura in Venezuela di MICELI Salvatore, inserito nell’elenco dei 30 latitanti più pericolosi, sono riusciti a conseguire l’ennesimo importante risultato.
L’arresto del MARTINO si inquadra nella strategia di contrasto che mira ad indebolire “cosa nostra” trapanese, attualmente guidata dal noto Matteo MESSINA DENARO, privandola di uno dei più remunerativi canali di finanziamento.