Valderice: approvato emendamento per la stabilizzazione dei precari

Si tratta dell’emendamento che il presidente, on. Fausto Maria Fagone, dopo aver ascoltato in audizione i sindaci Camillo Iovino, Giacomo Scala ed il vicesindaco di Castellammare del Golfo, Carlo Navarra, ha fatto inserire nel Disegno di Legge sulle politiche regionali di sostegno al lavoro e di stabilizzazione del precariato che di fatto riassume tre diversi disegni di legge presentati da esponenti di tutti i gruppi politici, di maggioranza e di opposizione (tra questi il ddl del deputato Baldo Gucciardi)

L’emendamento prevede per i lavoratori cui sono scaduti i contratti di collaborazione coordinata e continuativa un intervento finanziario che garantisca loro lavoro per 18 ore settimanali. I fondi da impegnare sarebbero quelli a disposizione della Regione Siciliana e provenienti dal Fondo Nazionale per l’occupazione.

Questo intervento dovrebbe sostenere per il futuro i lavoratori che si trovano nella singolare posizione di essere usciti anche “giuridicamente” dal bacino del precariato.

Il disegno di legge che approderà in aula recherà la firma di tutte la parti politiche presenti nel parlamento siciliano, dunque l’esito dovrebbe essere positivo.

L’amministrazione comunale di Valderice nel frattempo ha già disposto il piano di utilizzo del personale precario fino al 31 dicembre del 2009 nei servizi essenziali: impianto di depurazione; impianti di illuminazione stradale; interventi di manutenzione ordinaria negli immobili comunali; pulizia degli immobili comunali (uffici, palestre, biblioteca, impianti sportivi).

“Prendo atto del progresso dell'iter legisaltivo da tempo auspicato da questa amministrazione come unica soluzione possibile al problema del precariato di Valderice. Auspico che altrettanto rapidamente anche la commissione bilancio esiti favorevolmente l'intervento previsto dalla commissione lavoro ma ribadisco anche – commenta il sindaco Iovino – che debba rimanere alta la tensione e l’attenzione di tutte le parti in causa. Temo, nonostante la celerità fino ad oggi dimostrata dalla commissione lavoro, che sia ancora necessario immaginare altri provvedimenti che, nelle more della approvazione del ddl, facciano da ponte per evitare che dal primo di gennaio questi lavoratori e queste famiglie si ritrovino nuovamente senza il supporto economico, fino ad oggi assicurato ma con grandissima difficoltà dalla amministrazione comunale”.