La sala d'attesa del nuovo pronto soccorso sembra l'ufficio dei bagagli smarriti di un aeroporto, ma al posto delle valigie si attendono i medici. Che sono pochi, soltanto 5 i medici in servizio chiamati a ricoprire i turni di 24 ore: un dirigente medico è stato trasferito per "stress lavoro correlato" in un altro reparto, un altro medico dirigente è in malattia ed un terzo sta usufruendo del congedo parentale.
La pessima organizzazione arreca danno anche al personale sanitario in servizio che, oltre ai continui reclami, deve confrontarsi col sovraccarico di lavoro che va a scalfire direttamente la qualità delle prestazioni fornite. Dopo le tante lettere di protesta pubblicate sul nostro portale, ci sono segnali che lasciano presagire, almeno nelle intenzioni, una possibilità di miglioramento dell'inaccettabile situazione.
Onofrio Amato, capo del dipartimento ospedaliero Emergenza Urgenza, ha chiesto la disponibilità ai medici dei pronto soccorso dislocati in provincia ad effettuare turni in incentivazione presso la struttura marsalese. Il parere della segreteria provinciale di Trapani della Cimo-Asmd è stato negativo in quanto esporrebbe quanti decidessero di accettare l'invito a condizioni di eccessivo carico di lavoro. Perché stressare altri dipendenti?
Il Sindaco di Petrosino, Biagio Valenti, in qualità di presidente dello S.N.A.M.I ha espresso una posizione critica sulla rimodulazione dei presidi ospedalieri di Marsala e Mazara del Vallo. “I primi tentativi di riorganizzazione della rete ospedaliera della provincia di Trapani – ha detto Biagio Valenti - non lasciano presagire nulla di buono. Nella divisione di ortopedia dell’Ospedale “Aiello” di Mazara del Vallo, per i ritardi, i pazienti prima fanno le cicatrici e poi, forse, vengono operati. Ma non per colpa dei medici, ma una disorganizzazione generale della quale......... la direzione sanitaria dell’azienda provinciale (ASP) deve dare risposte”.
Impostare gli ospedali come vasi comunicanti senza il necessario potenziamento delle professionalità ha creato, secondo Valenti, un danno che coinvolge Marsala, Mazara e Petrosino. A Marsala i medici ortopedici operavano 3 volte a settimana, a Mazara solo 2 volte. Da quando all’ospedale di Marsala non si fanno più interventi di ortopedia, tutti i pazienti fratturati dell’intero bacino hanno come riferimento l’ospedale “Aiello” di Mazara del Vallo. La mancanza di anestesisti dell'ospedale mazarese non permette di aumentare il numero di interventi settimanali, che rimane quindi fermo a 2, ma la struttura adesso si trova a ricoprire un bacino di 150.000 abitanti! Le conseguenze per l’accumulo di ritardi certamente intollerabili, sono la mancanza di rispetto per la dignità e la qualità di vita dei pazienti, rischio di infezioni ospedaliere, aumento ingiustificabile della degenza il cui costo si aggira a circa 700 euro al giorno, piaghe da decubito e rischi di embolia polmonare, infezioni urinarie e deterioramento cognitivo specie negli anziani.
Valenti si chiede se “l’assessore Russo, che dovrebbe conoscere le condizioni della sanità siciliana, non sa che a Mazara del Vallo, la sua città, esiste quanto descritto? Mi aspetto, come primo cittadino e come medico, un intervento urgente e immediato per dare soluzione al problema”.
I malumori palesati dal Sindaco Valenti hanno sortito degli effetti in stile amarcord a Massimo Grillo, che ha chiesto un appuntamento all'Assessore Regionale alla Sanità, Massimo Russo. Grillo - in un comunicato stampa -sottolinea anche il grave stato in cui versa il reparto di rianimazione, ricorda dei finanziamenti erogati nel '95 in qualità di assessore alla sanità, fondi che sbloccarono, sulla carta, i lavori del nuovo ospedale marsalese e che istituirono il reparto di rianimazione. Grillo sottolinea la sua amarezza perché dopo aver provveduto a fornire i finanziamenti necessari all'acquisto delle attrezzature, non possono essere utilizzate per mancanza di personale. Insomma, si ammette quello che si è sempre detto sul nuovo ospedale di Marsala: è troppo grande, e non ci sono risorse per mantenerlo.
“Attualmente - scrive Massimo Grillo - nel nuovo ospedale vi sono solo sette anestesisti con turni che rendono impossibile fare funzionare a regime le sale operatorie, vi sono perfino tutte le attrezzature della rianimazione ancora imballate e non si provvede all’attivazione del reparto. Mi verrebbe da chiedere quanti decessi vi sono stati a Marsala a causa del mancato funzionamento della rianimazione, seppure sulla carta il reparto c’è già dal 1995! Non vorrei che si dovesse continuare a contare!”.
Carlo Rallo