Shell ha ritoccato il prezzo di 0,5 millesimi, portando il litro di verde a 1,334 euro. Si tratta del valore più alto raggiunto da oltre un anno, quando nella settimana dal 6 al 13 ottobre 2008 la benzina era salita fino a 1,352 euro, per poi scendere a 1,293 in quella successiva. Per il gasolio i rialzi si attestano a quota 1,168 euro/litro.
I nuovi aumenti hanno provocato le proteste delle associazioni dei consumatori. "L'andamento dei prezzi della benzina ha dell'inverosimile - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsum
atori e Adusbef - , infatti tornano ad aumentare, superando quota 1,33 euro al litro proprio mentre il costo del petrolio sta scendendo. Torniamo a ribadire, quale misura inderogabile, la necessità di una decretazione d'urgenza che elimini ogni possibile impaccio burocratico, fatte salve le questioni relative alla sicurezza degli impianti, che ostacola l'apertura di stazioni di rifornimento per la benzina presso i punti vendita della grande distribuzione".
"Nonostante l'euro forte sul dollaro e il calo del petrolio i prezzi dei carburanti sono in costante aumento - dichiara Carlo Pileri, pesidente dell'Adoc - con un danno enorme per gli automobilisti che ogni anno spendono oltre 2.500 euro solo per i carburanti. E' necessario e urgente un taglio di 10 centesimi sia delle tasse che del prezzo del prodotto industriale, per complessivi 20 centesimi, chi possiede un'auto a benzina spenderebbe in media 360 euro in meno l'anno, mentre con un'auto a gasolio si risparmierebbero 180 euro".