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27/10/2009 15:09:27

Trapani approva il regolamento per la concessione di contributi a vittime di usura ed estorsioni



Un provvedimento che ha una doppia valenza: innanzitutto per la volontà di sostegno che il Comune intende fornire a coloro che, vittime di usura od estorsioni, si vedono privati di tutto e subiscono gravi danni personali o la compromissione dell’attività aziendale, con pesanti ripercussioni anche sul tessuto sociale; in secondo luogo perché si tratta della prima proposta di delibera avanzata da un Consigliere Comunale giunta all’attenzione dell’assemblea.

“Non posso non esprimere la mia soddisfazione – ha detto Bongiovanni – perché si tratta di un atto che qualifica certamente il Consiglio Comunale e perché tutti i colleghi si sono voluti intestare in concreto un fondamentale caposaldo per la prevenzione ed il contrasto delle piaghe dell’usura e del . Ringrazio sia l’intero consiglio comunale sia il Segretario generale, il Dirigente della Polizia Municipale ed il funzionario responsabile dei Servizi Sociali del Comune per l’aiuto che mi hanno fornito per la stesura della proposta di deliberazione”.

Nel dettaglio, il regolamento, che entrerà in vigore dopo la fase di pubblicazione all’albo comunale, è formato da 9 articoli.
I destinatari dei benefici sono individuati nelle vittime di estorsioni ed usura che hanno “collaborato con la giustizia fornendo elementi decisivi per la ricostruzione e l’accertamento dei fatti e per l’individuazione e/o la cattura dell’autore o degli autori”. Sono esclusi dall’accesso ai benefici tutti coloro che hanno riportato una condanna, anche non definitiva, che hanno procedimenti penali in corso per reati associativi, per usura, estorsione, reati in materia di armi e droga, rapina, sequestro di persona a scopo di rapina o estorsione, qualunque altro reato, compresi quelli contro la pubblica amministrazione, con l’aggravante prevista dall’art. 7 della legge 203/91, coloro che siano stati sottoposti a misure cautelari o di prevenzione personale o patrimoniale.

Le agevolazioni sono le seguenti:
1. contributo annuo per un importo pari all’80 per cento di quanto dovuto e versato dal beneficiario per un periodo di anni dieci, riguardante ICI, imposta comunale sulla pubblicità, tassa smaltimento rifiuti, tassa per l’occupazione del suolo pubblico, ogni altra imposta o tributo locale ai canoni di concessione o fitto per box, stand, aree destinate al commercio, aree pubbliche nelle aree mercatali o mercati coperti; 2. oneri concessori per il ripristino, ricostruzione o nuova costruzione degli immobili oggetto di atti vandalici, ferma restando la stessa volumetria e destinazione d’uso dell’immobile danneggiato, nella misura dell’80 per cento di quando dovuto e versato; 3. piano di rientro concordato con dilazione rateale dei pagamenti fino ad un massimo di cinque anni per i tributi pregressi.

Particolarmente approfondita è stata in Consiglio la discussione che ha portato all’approvazione dell’art. 6 del regolamento, che prevede che i titolari di concessioni comunali per lo svolgimento di attività economiche in strutture pubbliche avranno revocata la concessione stessa nel caso in cui, vittima di estorsioni o usura, “non abbia informato l’autorità giudiziaria o di polizia ovvero non abbia fornito ogni utile collaborazione o è accusato di favoreggiamento nella circostanza aggravante della mafia” e tale comportamento emerga a seguito di indagini e processi, con una sentenza definitiva."