Storia di mafiosi, eroi e cacciatori» che il 5 no
vembre verrà presentato a Roma alle 17,30 alla Stampa Estera, dagli autori Enrico Fierro e Laura Aprati; a Trapani verrà presentato invece il 13 novembre alle 17,30 al Palazzo della Vicaria. Un libro e un documentario per andare oltre le apparenze e per chi non si lascia travolgere dalla retorica e dagli stereotipi. La mafia non è più quella delle coppole e delle lupare ed è passata per le stragi del 1992, le trattative più o meno occulte con lo Stato, la gestione di patrimoni finanziari talmente grandi da ridicolizzare un bilancio statale. La criminalità organizzata spara sempre meno e fa sempre più affari. Un viaggio che racconta l'attentato del 1992, a Mazara, a un uomo dello Stato, l'oggi questore di Forlì, Rino Germanà, scampato, con lucidità e freddezza, ai suoi assassini. Un viaggio che parte dalla Sicilia della «borghesia mafiosa» con la voce di un dichiarante di giustizia, l'imprenditore trapanese ex patron del Trapani Calcio, Nino Birrittella, che dice «qui gli imprenditori prima si associano alla mafia e poi a Confindustria». Sono storie di viltà e di coraggio. Storie di uomini che fuggono dalla legge e di «cacciatori» sulle loro tracce, giovani poliziotti e carabinieri che, per inseguirli, hanno rinunciato ad una vita «normale». Il percorso della «palma» di Leonardo Sciascia si è compiuto: è arrivata al Nord e si è acclimata con grande facilità.
Allegato al volume un dvd, è un viaggio segnato dalle voci di don Luigi Ciotti e Dacia Maraini e dalle storie di una guerra invisibile tra gli onesti e i collusi e compiacenti perchè «non è importante solo il pesce ma anche il bacino d'acqua che lo alimenta».