siciliano. All’incontro erano presenti il Questore di Trapani Giuseppe Gualtieri, il presidente Api Ninni D’Aguanno, Vincenzo Guidotto in rappresentanza dell’osservatorio Veneto sulle mafie , ed il preside dell’Istituto Bufalino Sebastiano Spiraglia. L’incontro è stato tenuto, per volontà del preside non nell’aula magna ma in una quinta classe presenti due delle cinque quinte dell’istituto.
“ La nostra intenzione nel momento in cui abbiamo organizzato questa serie di incontri – sintetizzando il primo intervento che è stato quello di D’Aguanno - è quella di creare degli imprenditori consapevoli che bisogna agire nella legalità. E che per fare successo bisogna sacrificarsi, ed essere professionali, agendo nel campo del libero mercato”. Inteso l’intervento del questore Gualtieri accolto con un caldissimo applauso dai circa cinquanta ragazzi:” Il modo migliore per combattere la mafia è quello d’imparare a rispettare le regole, cercando di conquistare le cose con il sacrificio e non con l’inganno. Meglio una piccola casetta costruita in maniera onesta piuttosto che un palazzo fatto in modo illegale che alla fine si sgretolerà sulla testa di chi lo ha costruito. Bisogna avere fiducia nelle istituzioni perchè sono quelle che fanno osservare le regole”. Il prof. Guidotto dal canto suo ha illustrato ai diplomandi la storia della mafia e come questa spesso sia stata combattuta solo da magistrati e forze dell’ordine spesso lasciati da soli dallo stato come nei casi di Falcone e Borsellino . Infine il preside Spiraglia ha detto che gli approfondimenti sui temi come quello mafioso saranno sempre fatti all’interno del suo istituto in quanto si tratta di un momento di crescita sociale e culturale.