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09/10/2009 04:04:36

Anomalie con il Bird strike a Birgi: troppi stormi di uccelli intorno agli aerei. Airgest: "Tutto a posto"


Martedì 29 settembre, pochi giorni fa, un Boeing 737-800 della Ryanair decollato da Trapani-Birgi e diretto a Bruxelles subisce un bird strike, i due motori vengono colpiti da uno stormo di uccelli. A seguito dell’impatto l’aeromobile riportava danni ad entrambi i motori e rientrava immediatamente. Nessun ferito a parte i pennuti. I passeggeri sono stati dirottati su altri aerei. Un caso analogo era accaduto a Ciampino lo scorso novembre, nella fattispecie si trattava di un Boeng 737-200 sempre della Ryanair ed anche in questo caso nessun passeggero ha riportato lesioni. L’ANVS (Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo) ha aperto un inchiesta. L’unico giornale che era a conoscenza del fatto e ne ha dato la notizia è stato L’Irish Indipendent.
L’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) stabilisce che la soglia di attenzione per i bird strike è pari a 5 casi ogni 10.000 movimenti. Superata tale soglia ci deve essere qualche problema. La situazione dell’Aeroporto Vincenzo Florio non è delle più felici:

ANNO

MOVIMENTI

IMPATTI

2005

6.894

7

2006

6.379

14

2007

8.700

27

 



Come si legge nella tabella,il fenomeno è in continua ascesa. Questi dati si trovano sul sito dell’Enac e sono di pubblico dominio. Nell’informativa che interessa l’anno 2007 risulta che l’Airgest non ha comunicato il numero degli impatti tramite l’apposita Relazione Annuale Bird Strike. Quindi il numero potrebbe anche essere superiore. Nella stessa informativa si legge: “Questo trend estremamente negativo può essere giustificato da un aumento del numero dei movimenti (da 6864 nel 2005 a 8700 nel 2007) e una non idonea all’altezza del manto erboso per cui si provvederà ad effettuare lo sfalcio dell’erba”. L’Enac inoltre inserisce la riserva naturale “Saline di Trapani e Paceco”, distante 10 Km dall’aeroporto, come possibile catalizzatore degli stormi di uccelli.

L’aeroporto trapanese è una delle basi più sicure della Sicilia, non si contano i dirottamenti che avvengono sistematicamente quando a Palermo o Catania non ci sono le condizioni atmosferiche idonee per atterrare. Perché non si parla di questo fenomeno? Perché L’Airgest non presenta la relazione annuale sui Bird Strike all’Enac? Perché l’Enac non la pretende? Quali provvedimenti l’Enac, l’Airgest e l’ANSV intendono attuare per la sicurezza dei passeggeri, e sono in tanti, che “volano trapanese”?

Lo abbiamo chiesto proprio all'Airgest, che ha così risposto: «Le misure aeroportuali di prevenzione dei rischi legati ad impatti con volatili, che vengono poste in essere prima di ogni decollo ed atterraggio sono certificate dagli organismi di controllo e perfettamente aderenti alle indicazioni ed alle circolari dell’Enac. Il fenomeno è inoltre costantemente monitorato secondo le procedure».



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