Lo ha scoperto la Guardia di finanza durante un’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dai sostituti della Dda Francesco Del Bene e Annamaria Piccozzi, sui ‘pizzini’ sequestrati ai due mafiosi dopo il loro arresto il 5 novembre del 2007. Decifrate le indicazioni scritte dai Lo Piccolo sui fog
lietti di carta usati per comunicare con gli affiliati, i finanzieri hanno individuato una ventina di esercizi commerciali di Isola delle Femmine, Carini, Cinisi e Terrasini, dove sono state sequestrate in totale 17 macchinette mangiasoldi, del valore di 50 mila euro. Secondo la Guardia di finanza, garantivano un incasso annuo di 100 mila euro in totale. Nel corso dell’attività investigativa sono stati inoltre identificati alcuni soggetti che avrebbero fatto da prestanome dei Lo Piccolo.