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07/10/2009 14:05:23

"Al concerto di Marsala ha offeso la Calabria". Polemiche su Venditti. Ecco il video....

"L'ascolto integrale delle mie dichiarazioni attraverso il filmato pubblicato su YouTube, peraltro senza alcun consenso nè da parte mia nè da parte dell'organizzatore del concerto, rende il significato esatto delle mie parole", dice Venditti, attraverso i suoi legali.


Le parole che avevano scatenato, a più di un anno di distanza dal concerto (il cui filmato 'artigianale' si trova su YouTube da 11 mesi), erano state pronunciate da Venditti in un discorso alla platea siciliana all'insegna del 'c'è chi sta peggio di voi'. "....dopo Caronte c'è la Calabria -aveva detto Venditti- perché Dio ha fatto la Calabria? Io spero che si faccia il ponte perché così la Calabria esisterà. Perché qualcuno deve fare qualcosa per la Calabria. ....sul traghetto ho incontrato una ragazzo calabrese che veniva in Sicilia, perché in Sicilia trovava una ragione, la cultura. In Calabria non c'è niente. Ma niente che sia niente", aveva affarmato davanti alla platea il cantante.

"In quel concerto ho dedicato 'Stella', una canzone-preghiera, alla Calabria, - spiega il cantautore - una terra che amo moltissimo ma che è, sotto molti profili, disagiata per notissimi problemi che ne pregiudicano il futuro sereno che invece meritano tutti i calabresi, soprattutto i giovani. In questo senso ho auspicato che "qualcuno deve fare qualcosa", aggiunge il cantautore romano.


"La mia denuncia nata, lo ripeto, dall'amore per la terra calabrese e per le persone oneste che la abitano ha mutato il proprio significato attraverso il gioco di omissioni e tagli giornalistici alle dichiarazioni rese, nonché di commenti certamente non continenti che mi hanno descritto come un male al pari della 'ndrangheta. A conferma di una polemica confezionata devo aggiungere che la notizia non può essere annoverata fra quelle di cronaca, dato che il concerto si è svolto nell'estate del 2008 e non, come il sito Strill.it vorrebbe far credere, 'la scorsa estate'. Nell'estate del 2009 ho cantato nuovamente in Calabria, nell’area portuale di Corigliano Calabro, esprimendo ancora parole d'amore e di denuncia davanti a 100 mila persone. Tutti hanno capito ed applaudito. Ma se, come è evidente, si preferisce il silenzio di chi denuncia ciò vuol dire che le parole possono ancora muovere le coscienze. Ciò di cui invece bisogna aver terrore è proprio il silenzio".