CONTESTO
Il luogo su cui si intende intervenire rappresenta la “cerniera d’integrazione” tra i due piani attuativi che determineranno lo sviluppo futuro del Centro Urbano di Pantelleria e in maniera significativa anche dell’intera omonima isola: Il Piano Particolareggiato Esecutivo per il recupero del “centro storico” e il Piano Regolatore del Porto.
Esso è costituito dal bordo attrezzato di banchine, assi stradali e piazze che definiscono il limite della città verso il bacino del cosiddetto “porto-vecchio”, delimitato da due moli foranei realizzati nella prima metà del XX secolo sui resti di strutture molto più antiche e adibito a tale uso fin dall’età romana, come testimoniano strani scogli affioranti e numerosissimi reperti fittili salpati.
DESCRIZIONE
L’aspetto attuale di quello che costituisce lo spazio urbano d’aggregazione sociale si configura come “un luogo senza qualità”.
I molteplici interventi di trasformazione del fronte a mare urbano, a partire dai primi atti della ricostruzione post bellica fino alle ultime realizzazioni di infrastrutture portuali, pur se in genere rispondenti a opportune esigenze funzionali, non sono mai stati frutto di una strategia di sviluppo urbano organicamente determinata, causando, principalmente in ragione di ciò, una dis-integrazione degli elementi che compongono il lungomare della città.
OBIETTIVI
Attraverso un programma e quindi un disegno unitari, il Comune di Pantelleria ha intenzione di ridefinire l’insieme di spazi, attrezzature e servizi che danno luogo al confine tra la città e il suo porto, entrambi da sempre vissuti, cresciuti, distrutti e rinati attorno alla memoria di pietra della loro storia: il grande Castello senza nome, unico sopravvissuto alle tante distruzioni e ricostruzioni che hanno segnato un’isola limite di territori e di civiltà.