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05/10/2009 04:06:00

Dopo l'atto vandalico al Liceo Scientifico, il dibattito è aperto

Numerose le mail di chi, in quanto alunno del Liceo, vede sfumare la gita di fine anno e si sente colpevolizzato per un fatto non commesso. Stesse motivazioni che hanno spinto Patrizia Paganelli a fare "coming out" su quella che lei ritiene essere "una disciplina militaresca" che da anni pervade l’istituto e che spinge, secondo sue testimonianze, alcuni studenti alla ricerca di nuovi istituti. Di diverso avviso Biagio Alagna, ex studente del Liceo ed ora insegnante, che individua nella presunta linea rigorosa uno strumento necessario per formare una futura classe dirigente seria e motivata. Tutte le lettere hanno un comune denominatore: il disagio sociale come scintilla del danno. Soltanto una voce, quella di Vincenzo, si alza a difesa dei compagni autori dell’atto incriminato, censendo una casistica decennale di atti vandalici.
"Ma una punizione ci vuole - ci dice un insegnante - se no stiamo qua sempre a giustificare tutto e tutti. Chi ci perde è solo la scuola".
Nell’ottobre del 2004, il Liceo Classico Parini di Milano è stavo vittima di un episodio analogo nelle intenzioni ma con danni più gravi per la struttura dell’edificio. Quattro dei cinque studenti colpevoli, tre ragazzi e una ragazza, hanno inviato nei giorni successivi all’allagamento della scuola, una lettera di scuse indirizzata al Preside, nella quale specificavano che la bravata era andata oltre le loro intenzioni, ovvero evitare un compito in classe di greco.
I cinque alunni, indagati dalla Procura minorile per danneggiamento e interruzione di pubblico servizio, sono stati sospesi per 15 giorni, il massimo previsto dal regolamente scolastico, nonostante un gruppo di docenti avesse invocato il parere del Ministro della Pubblica Istruzione, Letizia Moratti. Il Preside del Liceo Parini, Prof. Carlo Arrigo Pedretti, chiuse la vicenda con le seguenti parole: “È stato applicato il principio secondo cui la scuola deve rieducare e sono sicuro che dopo un periodo di recupero questi ragazzi potranno essere riaccolti e reinseriti nella comunità scolastica con molta tranquillità”. L’allagamento del Parini ha provocato danni per 411.600 euro e costretto gli studenti della scuola a frequentare le lezioni a doppio turno. Il Tribunale per i minorenni di Milano, nel 2005, ha condannato i giovani ad un anno di volntariato, dimostrazione d buona condotta, studio e colloquio con gli assistenti sociali. (ft)



Native | 2024-07-16 09:00:00
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