16,50 - I morti a Messina sono 17. I dispersi 10. La zona più colpita da frane e smottamenti è tra i comuni di Scaletta Marina, Giampilieri, Briga e Scaletta Zanchea: un'area di circa 3,5 chilometri. La situazione più grave a Giampilieri Superiore, frazione a circa 20 chilometri dal capoluogo, dove un costone roccioso ha travolto alcune palazzine. Qui due donne sono state estratte vive dalle macerie di due palazzine. Una in particolare aveva delle ferite alle gambe, ma non entrambe sarebbero in pericolo di vita. Le due ferite sono state portate in elicottero in ospedale. L'elicottero è per il momento l'unico mezzo in grado di raggiungere il piccolo centro, su cui peraltro sta nuovamente cadendo una pioggia battente. I soccorritori scavano con le mani nel fango e parlano di «una situazione tragica». A fare scattare l'allarme è stata la segnalazione di un'auto finita in mare. Ma quando i militari sono giunti sul posto lo spettacolo che si sono trovati davanti è stato ben peggiore. Le città sono isolate: le frane hanno interrotto l'autostrada A18 Messina-Catania, la strada statale 114 e il tratto ferroviario all'altezza di Giampilieri-Scaletta. «Fino ad ora abbiamo contato venti edifici crollati» afferma l'ingegnere Mario Arrigo, responsabile delle emergenze della Protezione civile regionale. «Gli sfollati, almeno fino a questo momento, sono 415 - aggiunge. Ma i numeri sono destinati a cambiare in peggio».
16,35 - Oltre 24 ore di attività, senza interruzione alcuna, da parte dei tecnici, degli operai del Comune di Trapani , e degli amministratori, a partire dal Sindaco e dagli assessori, che solo nel primo pomeriggio di oggi hanno concluso il servizio per gestire l’emergenza determinata dal maltempo.
Sin dalle prime ore di ieri mattina il Sindaco Fazio ha diramato a tutti i settori la nota di preallerta della Protezione Civile Regionale ed alle prime piogge il personale dell’Ecologia, della Protezione Civile Comunale, dei Vigili Urbani, assieme allo stesso Sindaco ed agli assessori sono intervenuti nei punti critici della città.
Gli impianti di sollevamento, anche in questo caso, come per l’evento del 16 settembre, hanno assicurato il proprio funzionamento, senza alcuna interruzione.
Allagamenti si sono verificati in un tratto della via Fardella, in alcune zone limitrofe, in via Marsala, in una parte di Corso Piersanti Mattarella, nella zona del cimitero ed in qualche zona dell’area portuale.
Gli interventi immediati degli operai hanno consentito, appena smesso di piovere, anche grazie all’ausilio di pompe, di smaltire l’acqua in un arco temporale breve.
Gli operai sono dovuti intervenire per rimuovere da sopra i tombini un quantitativo impressionante di sacchetti di plastica, bottiglie e quant’altro, abbandonati per la strada e trascinati dall’acqua sopra le griglie dei tombini, che in questo modo sono rimaste ostruite. Non appena tale materiale è stato rimosso, l’acqua ha cominciato a defluire. Rimossi anche grandi cumuli di detriti, che sono, come sempre, scesi a forte velocità da Erice.
Critica si è rivelata la situazione a Salinagrande, dove è strariparto il torrente Verderame. Anche qui il Comune è intervenuto, mettendo in funzione proprie pompe, che hanno sostituito quelle fisse, a suo tempo installate dalla Provincia Regionale, messe fuori uso da un corto circuito. Il Comune ha fatto arrivare sul posto anche un escavatore, che è intervenuto sugli argini. E’ stato rimosso tutto il materiale che era stato depositato, in particolare all’altezza di un ponte in disuso, dove è stato prelevato perfino un grosso armadio, che aveva contribuito ad intasare il normale deflusso. Le operazioni si sono protratte fino alla mattinata, quando la situazione è lentamente tornata alla normalità.
Anche nella mattinata di oggi le squadre del Comune sono intervenute in diverse zone della città, provvedendo alla verifica del corretto funzionamento delle fognature e rimuovendo il materiale che si deposita sopra i tombini, perché viene gettato a terra.
“Solo nel primo pomeriggio le squadre che da ieri erano in servizio hanno concluso il lavoro, restando comunque in regime di reperibilità, smentendo in tal modo la distorta informazione e le strumentalizzazioni operate da taluni per noti motivi, al vaglio della magistratura” ha detto il Sindaco.
“Fermi restando gli accertamenti tecnici che sono già stati avviati all’indomani dell’evento del 16 settembre – ha proseguito Fazio -, guardando a ciò che sta accadendo, non posso non trovarmi pienamente d’accordo con quanto oggi affermato anche dal presidente nazionale di Legambiente secondo cui paghiamo il conto della cementificazione selvaggia. E’ stato fatto negli anni uno scempio del nostro territorio, si è costruito senza criterio e dappertutto, sui letti dei fiumi, sventrando la montagna ed attuando un disboscamento costante”.
Lo stato di allerta, come indicato dalla Protezione Civile, permane ed il presidio operativo del Comune rimane attivo e pronto ad intervenire.
L’Amministrazione Comunale invita comunque i cittadini ad evitare di intraprendere viaggi o spostamenti, se non strettamente necessari, sulla base delle indicazioni dell’unità di crisi istituita presso la Prefettura e della Protezione Civile.
16,30 - «Esprimo il mio cordoglio per le vittime del nubifragio che s’è abbattuto sulla Provincia di Messina, solidarietà nei confronti dei cittadini messinesi e preoccupazione per l’assetto idrogeologico dell’intera regione. Assicuro tutto il mio impegno perché venga riconosciuto lo stato di calamità naturale per tutti i territori delle provincie siciliane colpite dal nubifragio e perché si intervenga a sostegno dei cittadini e delle loro attività economiche». Lo ha dichiarato il Senatore Antonio D'Alì.
16,00 - Oggi 2 ottobre alle ore 09.10 è decollato un HH-3F dell’82° Centro C.S.A.R. (Combat Search and Rescue) dalla base aerea di Trapani Birgi per aggiungersi alla task-force operante nel messinese per recuperare le centinaia di persone vittime del violento nubifragio abbattutosi nella scorsa notte.
In coordinamento con l’R.C.C. (Rescue Coordination Center – Centro di Coordinamento dei Soccorsi), alle dipendenze del C.O.F.A. (Comando Operativo delle Forze Aeree) di Poggio Renatico (Fe), l’equipaggio dell’82° C.S.A.R. si è diretto in località Giampilieri (Messina) dove è giunto alle ore 10.30 ed ha subito effettuato ricognizioni sulla zona per individuare le persone bisognose di immediato soccorso.
La drammaticità della situazione ha spinto la popolazione a fuggire dal centro abitato e portarsi in spiaggia; sorvolando la costa l’equipaggio dell’HH-3F ha individuato decine di persone che reclamavano aiuto e dopo aver ricognito la zona ha effettuato un avvicinamento per dar modo ad un aerosoccorritore di scendere e prender contatto con un responsabile della Protezione Civile.
Appena atterrato sulla spiaggia sono cominciate le operazioni di recupero dei primi feriti, sono stati dapprima ricoverati a bordo 8 persone, di cui 4 in barella. In contatto con la nave “Dattilo”, l’equipaggio ha coordinato l’atterraggio presso la piazzola del comando “MariSicilia” della Marina Militare a Messina e si è poi riportato nuovamente nella zona interessata per continuare la sua missione di soccorso. Giunto sulla stessa spiaggia ha recuperato altre 8 persone e si è portato all’atterraggio presso il comando “MariSicilia” per affidare i dispersi alle cure dei medici.
Mentre erano in atto le operazioni di soccorso nel messinese, dalla base aerea di Pratica di Mare (Roma) è decollato un equipaggio dell’85° Gruppo S.A.R. per dar supporto alla task-force dei soccorsi con un altro HH-3F.
L’82° Centro C.S.A.R. e l’85° Gruppo S.A.R., alle dipendenze del 15° Stormo di Pratica di Mare (Roma), assicurano, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, la ricerca ed il salvataggio di equipaggi di volo e di mezzi marittimi in difficoltà, nonché attività di pubblica utilità, quali la ricerca di dispersi in montagna o in mare, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita (da isole, imbarcazioni ecc.), il soccorso di traumatizzati gravi.
15,30 - E' una tragedia:devastata la frazione di Giampilieri, già nel 2007 colpita da un'alluvione. E' qui che si registra il maggior numero di vittime. Crolla un palazzo: altri tre uccisi a Scaletta Zanclea. Decine di feriti, diverse zone isolate. A Messina sfollati nelle scuole. Il capo della Protezione civile sul posto. Le vittime sono 14.
14,20 - Un bimbo di due anni a Briga, una delle localita' nel messinese piu' colpite dal violento nubifragio, e' stato miracolosamente tratto in salvo prima che fosse travolto da un fiume di fango. La Protezione Civile Regionale Siciliana ha riferito che il numero delle vittime, ora di nove, e' destinato probabilmente a salire ancora.Nella scuola elementare 'Leonardo Da Vinci' della frazione e' stata allestita un'area accoglienza dove gli uomini della Protezione Civile e i volontari prestano i primi soccorsi agli sfollati. Ancora incerto anche il numero dei dispersi. Intanto due auto-colonne della protezione civile sono gia' partite da Palermo e Catania.
14,10 - Vigneti distrutti, agrumeti inondati, strutture divelte. I danni per la campagna siciliana, flagellata ancora una volta dal maltempo, sono incalcolabili e si aggiungono a quelli subiti nei giorni scorsi.La denuncia arriva dalla Coldiretti siciliana, che rileva come "ovunque si registrano smottamenti del terreno con difficolta' a raggiungere le aziende a causa degli allagamenti che hanno interessato tutta la Regione".
''Chiediamo che per il settore agricolo venga dichiarato lo stato di emergenza - affermano Alfredo Mule' e Giuseppe Campione, presidente e direttore della Coldiretti siciliana -. Il maltempo peggiora una situazione gia' gravissima e per la quale abbiamo proclamato una mobilitazione che nei prossimi giorni si articolera' in una serie di iniziative''.
13,55 - -Nessun danno a persone, nonostante la violenza del nubifragio abbattutosi nel tardo pomeriggio di ieri ed in serata sulla Città di Mazara del Vallo. Numerosi gli allagamemti registrati, ma la situazione è sotto controllo.
E’ quanto appurato ieri sera dall’unità comunale di pronto intervento, composta dal personale della Protezione Civile Comunale, Polizia Municipale e personale reperibile del settore tecnico, che fin dalla serata di ieri ha effettuato numerosi sopralluoghi, ai quali ha partecipato anche il Vice Sindaco Giovanni Quinci.
Nella popolosa Borgata Costiera, colpita da una tromba d’aria, si è registrata la caduta al suolo di un albero ed un palo dell’Enel. La zona è stata messa in sicurezza.
Proseguono oggi i sopralluoghi anche all’interno degli Istituti scolastici. L’Amministrazione Comunale sottolinea l’efficienza e la tempestività degli interventi. “Il nostro servizio di Protezione Civile – dichiara l’Assessore ai Lavori Pubblici Quinci - è risultato pronto a fronteggiare le emergenze con la collaborazione della Polizia Municipale e del settore tecnico. Gli allagamenti – conclude – sono causati da problemi strutturali di alcune strade e della condotta di rete acque bianche. E’ intendimento del nostro Sindaco on.le Nicola Cristaldi e dell’intera Giunta porre rimedio a questi problemi antichi, con un’azione forte che necessita però di risorse e tempi adeguati”.
13,40 - Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha inviato in Sicilia due elicotteri della Protezione Civile per contribuire alle opere di soccorso dopo l'improvviso nubifragio che ha flagellato l'area di Messina. Lo si apprende da una nota dell'ufficio stampa della Giunta regionale. "Gli elicotteri - si legge - sono già in volo. Dopo un colloquio con il capo della Protezione Civile, Guido Berstoalso, Loiero ha immediatamente disposto la partenza dei due aeromobili per accorrere in aiuto agli abitanti delle zone colpite".
13,30 - Le copiose piogge cadute sul territorio trapanese nelle ultime ore, hanno comportato nuovamente, diversi allagamenti e interruzioni alla viabilità .Per tutta la notte scorsa, l’ufficio della Protezione Civile della Provincia di Trapani, diretto dall’ Ing. Antonio Candela e coadiuvato dall’Arch. Carlo Bertolino si attivato, su indicazione della Prefettura, intervenendo in alcune località tra cui Salina Grande. In quest’ultimo sito ,sono state attivate le idrovore in modo tale da far defluire l’acqua piovana accumulatasi in quella zona, evitando conseguenze notevoli. I sistemi di pompaggio in dotazione della Provincia , rimangono a disposizione del comune di Trapani fino ad emergenza cessata. Secondo i bollettini meteo, per tutto il weekend potrebbero ripetersi violenti temporali e la Provincia continuerà a seguire con un -Task Force- l’evoluzione della situazione climatica. “ Su disposizione del Presidente Turano- afferma l’Arc. Bertolino - siamo entrati in azione all’insorgere del violento temporale abbattutosi sul territorio trapanese mettendo a disposizione mezzi e personale. Seppure meno intenso, questo evento atmosferico- continua l’Arch. Bertolino- ha comportato notevoli disagi alla viabilità. Raccomandiamo alla popolazione del territorio per le prossime 48 ore, di adottare ogni possibile precauzione prima di mettersi in viaggio informandosi con le Forze dell’Ordine sulle condizione della viabilità e segnalando eventuali inconvenienti ai numeri di emergenza”.
13,05 - Secondo fonti ufficiali, i morti a Messina sono tredici.
12,50 - Nubifragi, frane, nove morti, decine di dispersi. Il messinese è in ginocchio per i violentissimi nubifragi, gli allagamenti, le splosioni dovute a fughe di gas e le frane. Il bilancio più grave a Giampilieri, frazione di Messina. Il Consiglio dei minsitri ha decretato lo stato di emergenza. Il responsabile della Protezione Civile, Bertolaso, è arrivato a Messina.
Al momento sono nove le vittime accertate del maltempo.
12.00 - Tragedia a Giampilieri, frazione di Messina colpita da un violento nubifragio la notte scorsa. "Nel paese sono già stati estratti nove corpi dalle macerie" riferisce il referente per la Protezione civile Gino Morabito "ma temiamo che siano molti di più. Un costone di roccia si è staccato ieri sera intorno alle 20, all'ora di cena, e si è portato via una ventina di abitazioni". E questa notte nella frazione c'è stata anche un'esplosione dovuta a una fuga di gas. Tra le vittime ritrovate a Giampilieri ci sono Francesco De Luca di 70 anni, e il quarantenne Pasquale Bruno.
Al momento sono dodici le vittime accertare del maltempo. A Scaletta Zanclea sono stati trovati morti tre uomini. L'agente della Polfer Roberto Carullo è rimasto ucciso all'interno della sua auto, travolta da un torrente in piena, e nella stessa località ha perso la vita un pensionato di ottant'anni, Martino Scibilia, mentre la sua badante è stata estratta viva dalle macerie. E' sempre di Scaletta Zanclea un'altra vittima, Salvatore Scionti, 64 anni. Int
anto a Santo Stefano Briga si cerca tra le macerie di una palazzina crollata, sotto cui potrebbe esserci una donna.
11,30 - Riaperta l'autostrada. Da Palermo i mezzi pesanti del Genio civile sono riusciti durante la notte a rimuovere fango e detriti nell'autostrada A18 Messina-Catania e nella statale 114, entrambe chiuse a causa di frane. La tratta Messina-Roccalumera, sull'autostrada A18, è stata regolarmente aperta in entrambe le direzioni di marcia, ma con restringimenti di carreggiata.
Ancora chiusa la ferrovia. Anche la circolazione ferroviaria è sospesa da ieri sera fra Messina e Santa Teresa Riva, e i tecnici di Rete ferroviaria italiana sono al lavoro per ripristinare la linea. Secondo l'unità di crisi istituita presso la Prefettura di Messina sarebbero diverse le case crollate a cause delle frane e degli smottamenti tra Giampilieri, Scaletta Zanclea e Santo Stefano Briga. Le squadre dei soccorritori stanno scavando nel fango - in alcune zone alto più di un metro - alla ricerca dei dispersi.
Stato d'emergenza. Questa mattina il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d'emergenza per la zona di Messina. Lo ha reso noto il ministro degli esteri Franco Frattini al termine della riunione.
11,15 - l capo della protezione civile, Bertolaso, in Sicilia. Soccorsi difficili. Identificate 5 vittime. Decine di persone sui tetti, in molti intrappolati nelle auto.
11,00 - Una trentina di feriti e una ventina di dispersi nella provincia di Messina, la più colpita. Ci sono state frane e crolli nelle colline intorno alla città e in particolare a Giampilieri Superiore, frazione a circa 20 chilometri dal capoluogo tuttora isolata: le frane hanno interrotto l'autostrada A18 Messina-Catania, la strada statale 114 e il tratto ferroviario all'altezza di Giampilieri-Scaletta. Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, è partito per Messina per fare il punto della situazione con le autorità locali, mentre il capo del Dipartimento dei vigili del fuoco, Francesco Tronca, sta seguendo la situazione dal Viminale. Il presidente Napolitano si è messo in contatto con il prefetto di Messina Franco Alecci, chiedendo di essere aggiornato ed esprimendo il suo cordoglio alle famiglie delle vittime.
«È una situazione critica, la macchina dei s
occorsi è in azione anche se è difficile raggiungere le zone colpite dal disastro. Giampilieri è isolata; le squadre possono raggiungerla solo a piedi. Alcune persone sono state soccorse via mare dalla Guardia costiera» ha detto il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca. Il sindaco ha poi lanciato un appello: c'è bisogno di volontari, soprattutto medici e infermieri. «Siamo ancora isolati da Catania, i soccorsi sono venuti da Palermo e dalla Calabria - osserva Buzzanca -, ma sui posti dove l'emergenza è maggiore, come la zona sud della città, si arriva soltanto a piedi e il traffico è completamente paralizzato». Tanto che negli ospedali di Messina i feriti arrivano via mare. «I malati e i feriti delle zone periferiche li facciamo arrivare in un piccolo porticciolo e con mezzi navali sono trasportati nel porto di Messina e trasferiti negli ospedali» spiega Buzzanca. L'assessore alla Protezione civile del comune di Messina, Fortunato Romano, conferma che le vittime accertate sono sei (ascolta l'audio).
Quattro vittime sono state identificate: Pasquale Bruno, 40 anni, travolto e soffocato dal fango nella piazza di Giampilieri, e un pensionato di 70 anni, Francesco De Luca, annegato nello scantinato della sua casa in contrada Vallone. Un terzo cadavere è stato recuperato dentro un'auto travolta da un torrente in piena nei pressi di Scaletta Zanclea: è Roberto Carullo, sovrintendente della Polizia ferroviaria. La quarta vittima è un pensionato di ottant'anni, Martino Scibilia: il corpo è stato recuperato dentro la sua casa a Scaletta. A Giampilieri, Scaletta e Santo Stefano Briga diverse case sono crollate e ci sono molti dispersi: le squadre di soccorritori stanno scavando nel fango, alto in alcuni punti più di un metro, come a Capo Scaletta. Nella notte a Giampilieri c'è stata anche un'esplosione, causata da una fuga di Gpl.
Nel Messinese centinaia di persone sono rimaste bloccate dentro le auto e molte altre, a decine, si sono arrampicate sui tetti delle case per sfuggire alla piena: alcuni sono stati soccorsi in elicottero. Situazione particolarmente critica a Giampilieri, Scaletta Zanclea e Santo Stefano Briga. Allagamenti e case evacuate a Giardini Naxos: una trentina di famiglie ha trovato riparo nella caserma dei carabinieri. Sull'autostrada A18 Messina-Catania molti automobilisti sono rimasti bloccati e hanno passato la notte in auto, a causa delle frane: l'autostrada è chiusa da diverse ore in direzione Catania e viene consentito il transito solo ai mezzi di soccorso. Il Consorzio Autostrade Siciliane fa sapere che sarà riaperto intorno alle 11 il tratto Messina-Roccalumera. La circolazione ferroviaria è sospesa da giovedì sera fra Messina e Santa Teresa Riva, sulla linea che collega Catania e Messina, spiega in una nota il gruppo Ferrovie dello Stato. La contemporanea chiusura dell'autostrada e della statale 114 non consente a Trenitalia di attivare il servizio di autobus sostitutivi per i treni regionali. Per i viaggiatori dei treni a lunga percorrenza il trasferimento viene effettuato con bus tra Catania e Termini Imerese (Palermo).
«La situazione è pesante - dice il vice capo del Dipartimento della Protezione civile Bernardo De Bernardinis -, in alcune zone sono caduti anche 220/230 millimetri di pioggia in tre-quattro ore». De Bernardinis ha sottolineato che fin dalla serata di giovedì, quando è stata intensificata l'allerta meteo emessa nel pomeriggio, il Dipartimento è rimasto in contatto con le prefetture di Messina, Catania e Palermo e nella notte un team di esperti del Dipartimento ha raggiunto il centro operativo in Prefettura a Messina, per coordinare l'invio dei soccorsi dalle altre zone della Sicilia e delle altre regioni. Da Calabria e Campania sono arrivate squadre di vigili del fuoco, dalla Toscana nove unità dell'Usar, il nucleo specializzato in ricerche, con due cani.