All’inizio della seduta, come abbiamo raccontato nel lancio di ieri, i consiglieri comunali hanno trovato Sala delle Lapidi occupata da una ottantina di persone. Si tratta di agricoltori, artigiani e commercianti, hanno occupato simbolicamente l'aula consiliare del comune di Marsala per affrontare con l'intero consiglio comunale la problematica legata alla societa' di riscossione Serit Sicilia e alla grave crisi in cui versa il comparto agricolo siciliano. Erano capeggiato il coordinatore regionale di Altragricoltura, Martino Morsello. "Molti sono i consigli comunal
e occupati dagli agricoltori con il consenso delle amministrazioni - spiega Morsello - per chiedere al governo regionale e nazionale l'abolizione della Serit e provvidenze a favore degli agricoltori ormai al fallimento".
Sono state chiamate le forze dell’ordine e il consiglio comunale si è tenuto lo stesso.
E’ un consiglio che ormai approva solo lottizzazioni, debiti fuori bilancio,e riequilibri di bilancio, come ha fatto ieri sera. Riequilibri di bilancio, secondo l’opposizione e Michele Gandolfo (Udc) approvati fuori dai termini regolamentari. Dato che c’è stato poco dibattito, non si è capito bene cosa e dove è stato spostato. 16.000 euro in più sono stati destinati a nuove convenzioni con le associazioni private che hanno compito di ausilio e sicurezza, le “rondette” di Marsala: Rangers, Pantere, City Angels, etc. 14.000 euro in più per gli spettacoli. E, come al solito, la scure si è abbattuta sui servizi sociali.
Scontri feroci tra l’ex “quasi Pd” Nino Alagna, ora fiero esponente di maggioranza, e i superstiti consiglieri di opposizione. Battibecchi, qualche insulto leggero. Alla fine Antonio Vinci (Pd), offeso, ha abbandonato l’aula.
Erino Monteleone (Udc), seguendo l'esempio di "Papi" Silvio, minaccia gli inviati delle testate giornalistiche a “non fare riprese durante le pause dei lavori, se no chiamo un avvocato penalista”. Chi è ? Ghedini? La sua agenda è troppo fitta. L’accusa di Monteleone, comunque, è quella di “distorcere la verità”.
Una maggioranza risicata e blindata di 20 consiglieri ha approvato tutto, alle tre di notte. I manifestanti, che hanno continuato a occupare l’aula, sono via via scemati. Alla fine, sono rimasti in quattro. A lor, verso le cinque, una persona di buona volontà ha portato dei calzoni. L’aula è occupata, dunque, ma per Morsello non è ancora tempo di sciopero della fame.