Il riferimento è alle ultime amministrative di Mazara del Vallo, quando una parte del Pdl non appoggiò il candidato ufficiale, Cristaldi, poi eletto Sindaco. Giulia Adamo, invece, avversaria politica interna di D'Alì, preferì costruire la candidatura del deputato regionale Tony Scilla, e addirittura la coalizione al ballottaggio appoggio il candidato del centrosinistra.
Continua D'Alì
: "Sorprende la reiterata volontà di creare scompensi e confusione nel partito e nell'elettorato. Per senso di responsabilità della dirigenza nazionale e regionale non vi è stata ad oggi alcuna reazione. Ora, però, la misura è colma, e tali reazioni non potranno non essere assunte. Ciò che è più grave è che in parallelo si alimenti presso il Presidente della Regione il tentativo di portarlo, anche attraverso lo sbandietrato sostegno per la costituzione di un illusorio partito del sud, ad una strategia di spaccatura del PdL per tramite di accordi di sparatizione massiccia e totalizzante del sottogoverno regionale ed anche maldestri tentativi presso gli enti locali. In realtà – conclude d'Alì – si tratta solamente di una operazione di cinico opportunismo condotta anche a costo di mettere in discussione la compattrezza del PdL e quindi di indebolirne la leadership di partito di maggioranza relativa (quasi assoluta) in Sicilia».