Questi i partecipanti:
• Mons. A. Raspanti, già Preside Facoltà teologica di Sicilia
• Raymond El Hachem, Università di Kaslik, (Libano)
• Ehabel M. Elsonbaty, Consulente giuridico di S.E. l’Emiro del Qatar
• Ibrahim Magdud, Direttore dell’Accademia libica in Italia
• Habib Mastouri, Senatore di Tunisia, Direttore del periodico “Il Dialogo del Mediterraneo”
• Doumit Salameh, Università Notre Dame di Louaize, (Libano)
• Antonello Miranda, Preside della facoltà di Scienze politiche, Università di Palermo
• Nelida Ancora, Vice Presidente Fondazione Universitas Italica
• Giovanna Aiello, Dirigente CERISDI
• Rosaria Cicala, Dirigente Regione siciliana
• Francesco Sammaritano, Dirigente COPPEM
Superare le difficoltà derivanti da lingue, ordinamento degli studi, legislazione, per realizzare una così importante struttura è uno degli obiettivi che si sono posti gli intervenuti al dibattito. “Non si tratta di fare un doppione– è stato detto – ma di trovare una strategia che innanzitutto metta in rete quanto già si fa a diversi livelli, promuovendo le eccellenze e colmando le lacune”.
Si tratta di un tassello per costruire un percorso di integrazione, che parta da una piattaforma condivisa, basata sul dialogo religioso.
Nel terzo millennio la sfida della competitività passa dal Mediterraneo, e da un’economia “che deve essere innanzitutto etica, e che valorizzi lo scambio come momento di arricchimento e di conoscenza”. E’ per questo che si rende fondamentale la creazione di luoghi di formazione, di confronto.
Ed è per questo che il CeMSI si è attivato per far sottoscrivere a tutti gli intervenuti un protocollo di intesa per addivenire, dall’anno accademico 2010 /2011 all’apertura di un corso di laurea magistrale sulla cooperazione e lo sviluppo nell’area del Mediterraneo, sotto l’egida del Polo Didattico di Trapani e della Facoltà di Scienze Politiche di Palermo. Il corso di laurea si terrà a Mazara del Vallo.
“E’ nostra intenzione – ha spiegato il Prof. Miranda, Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Palermo – creare un corso di studi che grazie al CeMSI rappresenti un modello di integrazione fra le diverse sponde del Mediterraneo. Pensiamo ad un corso itinerante, con sede centrale a Mazara del Vallo, ma aperto agli studenti di tutte le nazionalità, e che preveda, ad esempio, semestri di frequenta nei Paesi delle Università partner. E’ un modello che ha enormi potenzialità, perché i Paesi interessati sono 37”.
Sezioni
