settore edile, tra cali di appalti pubblici e farraginosa burocrazia che impedisce lo sblocco di alcuni importanti cantieri. Per questo la Filca trapanese si sta mobilitando, su input del leader della Cisl partannese Matteo Nastasi. “Avevamo avuto rassicurazioni – afferma Ancona – da parte dell’amministrazione comunale, nel luglio scorso, che ai primissimi giorni di settembre sarebbero state sbloccate alcune importanti opere pubbliche con l’apertura di cantieri. Ad oggi però constatiamo il silenzio della pubblica amministrazione e per questo motivo abbiamo deciso di mobilitarci”. Nei giorni scorsi è stata organizzata una riunione dalla stessa Filca Cisl a cui hanno partecipato lavoratori ed imprese edili: “Adesso – aggiunge il segretario provinciale della categoria – abbiamo intenzione di coinvolgere anche la Fillea Cgil e la Feneal Uil per manifestare il nostro dissenso ed il disagio degli edili. Non è possibile restare passivi di fronte ad una situazione così drammatica dell’economia locale. Proprio a Partanna si registrano picchi di disoccupazione che arrivano al 40 per cento nel settore dell’edilizia. Servono investimenti per far ripartire questa economia. Ci era stato fatto presente dalla stessa amministrazione comunale che Partanna era inserita in un vasto piano di investimenti per la ricostruzione del Belice per un ammontare di 5 miliardi di euro. Però manca la progettazione esecutiva e questi soldi non possono essere utilizzati. Serve un impegno concreto anche dalle pubbliche amministrazioni per uscire fuori da questo momento di profonda crisi”.